Violentata e poi strangolata a mani nude. Così è stata uccisa Francesca Fantoni, la donna di 39 anni il cui cadavere era stato trovato lunedì mattina in un parco di Bedizzole, in provincia di Brescia. Lo ha confermato l'autopsia eseguita agli Spedali civili di Brescia e disposta dalla procura di Brescia. Con la confessione dell'assassino della donna, il concittadino Andrea Pavarini, 32 anni e un figlio, il caso relativo all'omicidio della donna può dirsi chiuso. Resta ancora aperta la domanda sul movente di un delitto così efferato, e rimane vivo il dolore per quanto accaduto in una cittadina che ha già ricordato Francesca con una partecipata fiaccolata. La donna, affetta da un lieve ritardo cognitivo, era molto conosciuta in paese: quando sabato notte non è tornata a casa in tanti si sono attivati, anche sui social network, per le sue ricerche. Il cadavere di Francesca è stato trovato lunedì mattina dietro alcuni cespugli in un parco nel centro del paese, poco distante da dove era stato trovato il telefono – distrutto – della vittima.

L'omicida attenderà in carcere il processo per omicidio volontario

I segni di violenza sul corpo avevano fin da subito fatto propendere per l'omicidio. E l'omicida, con il quale Francesca era uscita sabato sera, come documentato anche dalle telecamere di sorveglianza, è stato fermato poche ore dopo il delitto, anche se ha confessato solo dopo giorni: a incastrarlo delle macchie di sangue sulla felpa che indossava sabato, e che si era poi cambiato dopo che un barista le aveva notate. Dopo la convalida del fermo il giudice per le indagini preliminari di Brescia Carlo Bianchetti ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 32enne, che dietro le sbarre attenderà il processo per omicidio volontario. Fonte: https://milano.fanpage.it/ 
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