Sono ancora poche le informazioni circa l’identità della donna di 75 anni morta a Casalpusterlengo dopo aver contratto il coronavirus, seconda vittima in Italia dopo il 77enne di Vo’ Euganeo deceduto nella tarda serata del 21 febbraio. Stando a quanto riportato dalle testate giornalistiche, l’anziana sarebbe stata contagiata dopo aver transitato all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, dov’è attualmente ricoverato il cosiddetto paziente uno del focolaio Lodigiano. Secondo le informazioni trapelate la donna sarebbe deceduta in casa propria, dove viveva da sola, a causa di una polmonite per la quale era stata ricoverata nei giorni scorsi. I medici stavano attendendo i risultati dei test clinici sul coronavirus, che però sono giunti soltanto quando la donna era ormai già morta accertando l’effettivo contagio della paziente. Dallo stesso focolaio di Codogno è giunta in tarda mattinata la notizia di due nuovi contagi. Si tratta di due medici di Pieve Porto Morone, comune della provincia di Pavia distante una ventina di chilometri dall’epicentro lodigiano. L’isolamento del comune Nel frattempo, il sindaco di Casalpusterlengo Elia Demiglio ha disposto la chiusura delle scuole e dei pubblici esercizi, anche commerciali, a tempo indeterminato per evitare il diffondersi del coronavirus. Casalpusterlengo è anche il paese dove ha sede la Unilever, l’azienda in cui lavorava il 38enne paziente uno attualmente ricoverato a Codogno. In queste ultime ore tutti i lavoratori dell’Unilever venuti a contatto con l’uomo hanno dovuto eseguire il test del tampone faringeo. Fonte: Notizie.it  Leggi anche Coronavirus a Schiavonia 450 persone chiuse in ospedale

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