Il coronavirus stravolge anche i riti funebri. Donato Negro, segretario della Conferenza Episcopale Italiana in Puglia, ha infatti diramato una direttiva che vieta espressamente baci, abbracci e strette di mano in occasione dei funerali per evitare che questi gesti diventino un fattore di rischio e di trasmissione del virus. Dopo il caso del 75enne morto a causa del covid19 a San Marco in Lamis, del quale sono state autorizzate le esequie due giorni fa, prima di conoscere l'esito del tampone effettuato dai medici della Asl di Foggia, arrivano nuove regole per le funzioni religiose. Oltre all'obbligo di svuotare l'acquasantiera e consegnare la comunione a mano, e dopo il bando al "segno della pace", il capo della Cei pugliese invita a "ricordare di mettere in atto i comportamenti prudenziali già consigliati". Per questo anche le abitudini consolidate in occasione dei funerali e delle ricorrenze in memoria dei defunti sono destinate a cambiare. Lo scopo è quello di evitare che si ripeta un caso San Marco in Lamis dove, in seguito ai funerali dell'uomo tornato da Cremona domenica 16 febbraio e risultato positivo al Coronavirus solo dopo la morte, diverse persone sono state messe in quarantena e quattro di loro sono risultate positive alla malattia. Si tratta di due sono parenti del defunto, del suo medico di base e di sua moglie. Avevano partecipato alle esequie insieme ad altre centinaia di persone scambiandosi strette di mano, abbracci e baci. Le altre regole della Cei pugliese sono in linea con qyelle già stabilite a livello nazionale dopo il decreto firmato mercoledì 4 marzo dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Seguici su Facebook 41esimoparallelo.it  Fonte: Fanpage Leggi anche Coronavirus, l'Indonesia vuole portare le persone ​infette su un'isola deserta.

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