“Mia madre è morta, l'ho fatta a pezzi”

Ha trovato la madre, Loredana Stupazzini, 63 anni, morta da giorni, in stato di decomposizione, ha deciso di tagliarne a pezzi il cadavere e di metterlo in alcuni sacchetti di plastica neri, quelli che si usano solitamente per la spazzatura. La macabra tragedia in un appartamento al secondo piano del civico 5 di via Bertuccioni, a Marassi, a due passi dallo stadio Ferraris.

Al termine del macabro "rituale"

La figlia, Giulia Stanganini, 37 anni, abitante a San Fruttuoso, si è poi recata in questura dove ha raccontato tutto agli agenti, che adesso stanno indagando per chiarire i contorni della vicenda e capire se si sia trattato di un gesto di follia o di un omicidio. La vittima, una bidella, si sarebbe impiccata alcuni giorni fa ad una finestra. Era una donna non alta e magra, minuta, come la figlia.

Giulia Stanganini è apparsa in stato confusionale:

Ha raccontato di avere trovato lei il cadavere e quando ha visto la mamma senza vita non l'ha riconosceva più, "non era più lei...". Dopo avere fatto a pezzi il corpo della madre, avrebbe dormito e vissuto nell'appartamento, sino a stamane quando ha deciso di recarsi in questura a raccontare tutto. "Ho lo sfratto, sto vivendo un brutto momento" ha aggiunto.

Un vicino di casa ha riferito che la donna viveva in casa della madre da tempo:

"L'ho vista ieri, era uscita per andare a comprare le sigarette nella tabaccheria di piazza Guicciardini, appariva molto confusa come al solito...". Dalle prime indiscrezioni i sacchi con il corpo sono stati rinvenuti nel bagno. L'appartamento è stato trovato in ordine, pulito, senza tracce di sangue.

La figlia

Avrebbe raccontato di essere andata a trovare la madre, che viveva nell'appartamento da sola, e di averne così scoperto il cadavere. L'anziana, secondo il racconto della figlia, si sarebbe suicidata, forse per la depresssione derivante dall'isolamento forzato. La figlia, se il suo racconto sarà confermato, sarà indagata per occultamento e vilipendio di cadavere. Pare che di recente avesse perso un figlio morto prematuramente e che fosse stata sottoposta ad un trattamento psichiatrico obbligato.(Telenord) Leggi anche: Coronavirus, Gallera: «Il governo sapeva del disastro imminente già il 12 febbraio» Seguici su facebook: 41esimoparallelo
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