Brian Harvey, un uomo britannico di 69 anni, è stato ricoverato all'ospedale di Bristol il 21 marzo con quello che si pensava fosse un aneurisma. Invece, i test hanno rivelato che l'uomo aveva contratto il coronavirus e il giorno successivo, a causa del peggioramento delle sue condizioni generali gli è stato indotto il coma. E secondo quanto raccontato da Metro, ha trascorso quattro settimane in stato di incoscienza in terapia intensiva.
«È stato straziante vederlo in quelle condizioni», ha ricordato la figlia di Harvey, Faye Stapleton, 32 anni. Quando il paziente ha ripreso conoscenza, la famiglia è stata costretta a parlargli della crisi sanitaria globale, dal momento che Brian si era completamente dimenticato dell'epidemia. «Non sapeva del coronavirus quando si è svegliato. Abbiamo dovuto spiegargli che c'era un virus e che tutto era chiuso», ha detto Stapleton. Secondo Stapleton, Harvey è attualmente sottoposto a terapia fisica per riuscire a riprendere tutte le funzioni. Fonte: Leggo Leggi anche Coronavirus, bollettino 20 maggio: solo un caso positivo ogni 100 tamponi. Ma i morti sono 161. Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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