BERLINO - Greta aveva solo tre anni, è morta mentre era all’asilo a Viersen, in Nordreno-Vestfalia. Sospettata dell’assassinio è da qualche giorno la sua maestra, Sandra M., 25 anni. Mentre il capo della omicidi Jörg-Henry Rosskamp comunica sempre più dettagli sul caso, la ragazza, in carcere preventivo dal 19 maggio, continua a rifiutarsi di parlare. Non si sa ancora cosa possa averla spinta a un atto così terribile, o se soffra di un disturbo psicologo come la sindrome di Münchausen, patologia che porta a farsi del male per attirare l’attenzione o a fare del male a qualcuno per poi tentare di salvarlo e passare per l’eroe della situazione.

Già durante la sua formazione professionale a Krefeld, spiega Rosskamp, Sandra M. si comportava in maniera strana, mostrando poca empatia per i bambini e in generale per il suo lavoro. Il primo incidente a Krefeld risale al 2017. Durante la pennichella pomeridiana un bambino di tre anni si sente male, al risveglio non riesce più a parlare. È Sandra ad annunciarlo alla direzione del nido. Il bimbo viene salvato in ospedale. Ma l’episodio si ripete altre due volte.

Sandra trova poi un nuovo posto di lavoro a Kempen: là si verificano altri quattro casi simili – stavolta è coinvolto un piccolo di due anni – tra agosto 2018 e luglio 2019. La vittima successiva – intanto Sandra ha di nuovo cambiato lavoro – è una bimba di tre anni, che perde conoscenza sul fasciatoio di un asilo nido a Toenisvorst. La piccola è la prima a raccontare a suo papà che cosa è successo: la maestra ha premuto con forza la mano sulla sua pancia. Ma Sandra si difende e spiega di aver salvato la vita della bimba. Nessuno dei casi è mai stato denunciato alla polizia.

Dopo solo metà anno a Toenisvorst, il primo gennaio Sandra comincia a lavorare a Viersen, all´asilo nido “Steinkreis”. Nonostante le sue referenze non siano buone è riuscita a trovare un altro posto. D’altronde il personale disponibile per gli asili nido è raro e carente dappertutto: grande pressione e responsabilità, ma gli stipendi non sono alti. Le direzioni degli asili non hanno scelta.

Il 21 aprile Sandra M. è da sola con Greta, i cui genitori sono entrambi considerati lavoratori essenziali e quindi hanno il diritto di portare la piccola all’asilo, nonostante a causa del coronavirus la struttura sia chiusa per gli altri bambini. La maestra intanto ha già deciso di lasciare anche quest´asilo nido: qualche giorno prima ha annunciato le sue dimissioni. È di nuovo durante il riposino pomeridiano che Sandra lancia l’allarme: Greta non respira. Lei e altre due colleghe presenti provano a rianimarla, poi arriva l’ambulanza. I medici riscontrano segni di violenza e dispongono i dovuti accertamenti. Greta muore il 4 maggio in ospedale, un giorno dopo il suo 3° compleanno. Il decesso è dovuto «a lesioni cerebrali e mancanza di ossigeno». Fonte: Corriere della Sera Leggi anche Airola, bambini picchiati e rinchiusi al buio dalle maestre: scoperto l’asilo degli orrori. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Pomeriggio 5 chiude, ecco cosa andrà in onda da lunedì al posto di Barbara D'Urso. La decisione di Mediaset.