Chico Forti, un uomo che non ha mai perso il sorriso. Ci sono le persone e poi ci sono gli uomini, quelli che magari non ti aspetti, che la vita involontariamente li fortifica, li cambia, li fa crescere.

Uno di questi è senza alcun dubbio Chico Forti

Ho incominciato a seguirti, a documentarmi sulla tua vita, esclusivamente per lavoro, quel lavoro da stacanovista che ti costringe a far domande agli altri e a te stessa... Che ti tiene incollata alla scrivania, al computer, alla Tv per cercare di essere sempre informati. Una passione a volte più che un lavoro... Ed è con quella stessa passione che porti dire di essermi "innamorata” del tuo caso. Quella voglia di comprendere, sapere, conoscere e trovare le risposte: perchè? Perchè un mio connazionale non riesce a tornare in patria e ad essere giudicato secondo le proprie leggi.

A volte mi chiedo dove sia la verità: Perchè il mio governo, il mio Stato non Ti riporta a casa?

In questi mesi in cui mi sono sempre più appassionata alla tua storia, posso dire di aver conosciuto un uomo, un uomo che mi ha stupito e meravigliato per la sua forza d'animo, per il suo coraggio, per il suo non aver perso mai la speranza.

Non è da tutti

E soprattutto non è da chi forse ingiustamente è rinchiuso da 20 anni in carcere. Vent'anni dove ha rinunciato alla donna che amava, alla madre dei suoi figli... Alla libertà... E che riesce a trovare parole di comprensione e affetto anche per chi magari ha votato, seppur sbagliando, per la sua condanna. Un uomo così, non credo meriti il trattamento che sta subendo. Di seguito la lettera di Chico Forti scritta a Veronica Lee, la ventenne facente parte della giuria che lo ha condannato e che dopo vent'anni ha avuto il coraggio di dire e raccontare cosa sia realmente accaduto.

La lettera

CARA VERONICA, L'ultima volta che ci siamo incontrati, non potevi guardarmi negli occhi, per un buon motivo. Ho avuto il sentore di un verdetto di colpevolezza quando ti ho visto distante da me con la testa bassa ed il volto pieno di lacrime. Mi sono subito preoccupato perché durante tutto il processo tu sei sempre stata attenta e allerta. Pertanto ho percepito le tue buone intenzioni. Ma ho anche notato la maniera insistente e possessiva degli sguardi che il portavoce della giuria ti stava dando. Era la stessa persona di cui avevo dubitato che volesse forzatamente essere scelta come giurato rispondendo perfettamente a tutte le domande delle due parti (accusa e difesa) Era tutto premeditato. Ho poi scoperto che era un professionista usato dai prosecutors per convincere i giurati. Per alcuni motivi ho pensato che non sarebbe riuscito a convincere né te né lunico degli altri giurati che era molto interessato ed attento e pertanto ho percepito che non credesse nella mia colpevolezza (lavorava come tecnico di radiologia nellOspedale Mount Sinai) ma fu eliminato come giurato della selezione finale per aver espresso i suoi dubbi sul processo che, con le sue proprie parole descrisse al Giudice Platzer questo processo è basato su una frode e non sul contenuto dellaccusa. Alla fine però sono riusciti a convincerti! Tu eri così giovane che non te ne ho mai fatto una colpa. Sapevo che sei stata coinvolta e forzata ad emettere quel verdetto di colpevolezza... Questo successe allora, ma ora, dopo ventanni anni con "48 Hours" prima e poi con il capolavoro prodotto dalle "Iene" tu ti sei ampiamente riscattata. Voglio farti sapere che sono orgoglioso di te. Non sei stata obbligata a farti avanti dopo tanti anni per vergognarti davanti a milioni di telespettatori nel mondo, ma lhai fatto, il tuo senso innato di giustizia finalmente ha prevalso. Io non so se la tua testimonianza a posteriori possa aiutarmi ad ottenere di nuovo la mia libertà, ma il risultato finale non toglie niente a quello che hai fatto. Sono orgoglioso di te Veronica, i miei figli sono orgogliosi di te, mia madre è orgogliosa di te, milioni di italiani intorno al mondo sono orgogliosi di te. Tu hai generato un esempio per le generazioni presenti e future. Ti lascio con una frase simbolica pronunciata da uno dei miei eroi, Nelson Mandela: "Ho appreso che il coraggio non e' la assenza di paura, ma la conquista della stessa. L'uomo coraggioso non è quello che non ha paura ma è quello che riesce a sopraffare questa paura". Il tuo apparire limpida in quelle interviste ha avuto bisogno di un vero atto di coraggio da parte tua. Spero di essere in grado di darti un grande abbraccio mentre ti farò conoscere la mia bellissima Italia come il tuo Cicerone Liberato... Con rispetto e gratitudine, Chico Forti. (Pagina Facebook Chico Forti Libero) Ed è su queste parole che la mia, la nostra presenza giovedì 16 luglio a Roma sarà ancora più forte e più intensa. Noi di 41esimoparallelo sosterremo l'onda di Chico a Montecitorio: tutti piazza per Te!(di Nunzia D'Aniello) Leggi anche: Chico Forti, un italiano in carcere negli Usa da innocente? Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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