Gigi D'Alessio nei guai. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma i carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni, anche ai fini della confisca, di parte del patrimonio del clan, del valore complessivo di circa 4 milioni di euro, ricostruito e individuato nel corso delle indagini. I ristoranti si trovano nella zona di Pantheon , via Coronari, Trastevere, Fontana di Tevere, Castel San’Angelo, Quirinale e piazza Navona. I sequestri sono stati eseguiti nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto di 13 persone, di cui 8 in carcere e 5 ai domiciliari.

I reati contestati

Dall’estorsione, fittizia intestazione dei beni, aggravati dal metodo mafioso, nonche’ esercizio abusivo del credito.

A partire dal 2010

I nuclei familiari di Angelo Moccia e del fratello Luigi si trasferirono a Roma; dal 2016, a seguito della sua scarcerazione, Angelo Moccia si riuni’ ai propri familiari a Roma, domiciliando in zona Parioli.

Il provvedimento cautelare odierno

Si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci, nell’ambito dell’indagine sviluppata tra gennaio 2017 e ottobre 2018-

L’inchiesta

Richiesta estorsiva e della riscossione di 300.000 euro posta in essere da esponenti di spicco del citato sodalizio criminale in danno di imprenditori inseriti nel settore della ristorazione. I quali avevano ottenuto dal Tribunale di Roma la gestione di quattro locali dislocati nel centro della Capitale tra Castel Sant’Angelo, Quirinale e Piazza Navona, oggetto di un precedente sequestro di prevenzione operato per evasione fiscale nei confronti di un noto manager romano del settore, riconducibile, all’esito della presente indagine, al capoclan Angelo Moccia. Individuare una rete di imprenditori e faccendieri che, al fine di favorire il clan camorristico e di eludere le investigazioni patrimoniali, si intestavano fittiziamente societa’ nel campo della ristorazione, beni mobili e immobili riconducibili ai sodali.

Le attivita’ investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma

Avviate nel 2017, poco tempo dopo la scarcerazione di Angelo Moccia, hanno documentato l’operativita’ di costui e del fratello Luigi. In particolare, da un canto e’ emerso come la forza intimidatrice profusa dal clan Moccia sia riuscita a far breccia nel tessuto imprenditoriale e commerciale della Capitale, riuscendo ad assoggettare onesti imprenditori. Dall’altro e’ stato rilevato come diversi insospettabili professionisti siano entrati in “affari” con il sodalizio mafioso. E si siano messi a disposizione del capo indiscusso Angelo Moccia, vincolandosi a rispettare le regole e le riverenze imposte dal sodalizio. (CronachedellaCampania) Leggi anche: Il grande cuore di Gigi D'Alessio: ecco cosa ha fatto per un suo fan Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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