Nonostante la chiara risalita del numero dei contagi Covid in Campania, la movida nella città di Portici non si arresta. Nessun controllo dei genitori e totale assenza delle forze dell'ordine sul territorio.

L'incubo del lock down per covid

La lettera che segue, è stata scritta durante la fase acuta della pandemia dai commercianti, costretti a restare chiusi durante il lock down. "Non muore nessuno se non si va dal parrucchiere per due mesi. Al massimo muore quel salone (e magari il titolare è tua sorella, tua mamma, tuo zio). Non muore nessuno saltando la ceretta dall'estetista. Al massimo chiude quello studio... che magari è di tua figlia, tua moglie. Non muore nessuno saltando due mesi di danza . Al massimo chiude quella Scuola ... che magari è di tua figlia, tua moglie di tua sorella ed è aperta da 30 anni. Puoi anche non andare in palestra per 60 giorni. Chissenefrega! Al massimo non riaprirà più. E magari è di tuo padre. Al ristorante? Ma cucinate a casa vostra... che tanto quando saranno metà in ginocchio tu potrai ottimizzare l'arte dell'uso del lievito che hai messo a fuoco in questi mesi. Sperando che il ristorante non sia di tuo figlio. Sartoria? Ma davvero vai ancora dalla sarta? Ma compra su Amazon come tutti! Anche se la sartoria l'ha fondata tua nonna. E che dire dei bar? Meglio se chiudono, no? Così tuo marito torna a casa prima la sera. Sperando che tuo marito non sia il proprietario di quel locale. Contadini? Ma dai!!! Che le mele dalla Polonia riusciamo ancora a prenderle e del sano vino all’etanolo lo importiamo senza problemi. Esiste un punto in cui le misure per contrastare il virus uccidono più del virus stesso. È FACILE DIRE DI STARE A CASA QUANDO HAI LO STIPENDIO GARANTITO. MA NON ANDRA' TUTTO BENE A CASA DI TUTTI

Lo sblock down

Poi la fine del lock down è stata segnata dall'arrivo della stagione calda, dopo il calo dei contagi. Un calo che ha visto comunque numeri alti in alcune regioni e molto bassi in altre. In Campania, le restrizioni tempestive e drastiche del Presidente De Luca, hanno permesso di contenere i contagi che già c'erano stati altrove. Il rispetto del distanziamento, l'isolamento, l'utilizzo delle mascherine e le uscite limitate (relativamente all'acquisto dei beni di prima necessità) sono state realmente rispettate per le prime due settimane. I controlli delle forze dell'ordine erano abbastanza serrati. Il timore delle multe, teneva la gente a bada. Successivamente e lentamente, tutti hanno cominciato ad abbassare la guardia. D'altra parte le forze dell'ordine, per strada, fingevano di non vedere e, spesso e volentieri, erano i primi a non rispettare le regole. La morte apparente del COVID Una volta arrivata l'estate, mentre i medici ci dicevano di tenere comunque la guardia alta, le forze politiche pensavano all'economia. La riapertura di attività e confini. Via le mascherine all'aperto, lì dove era garantito il distanziamento, e obbligo di utilizzo delle stesse al chiuso. I locali commerciali e notturni avrebbero dovuto far rispettare il distanziamento e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale al chiuso e le forze dell'ordine all'aperto. Nelle città affollate, lì dove per strada il distanziamento non era possibile, la gente se ne andava in giro senza mascherina ed anche a braccetto, nel lassismo più totale. Chi indossava la mascherina, spesso lo faceva, lasciando il naso scoperto. Se guardavi nei negozi, quasi nessuno la indossava...

Covid? La mascherina no no no

Che importanza può avere se mi scappa uno sputo su un vestito ed entra qualcuno che lo compra tra un minuto. Non sono infetto io. Aò neppure lo conosco quello che se lo compra". Poi l'idiota, che neppure conosci, entra, per farti guadagnare qualcosa e tu gli hai sputato addosso due secondi prima. "L'economia deve ripartire, sono stato chiuso tanti mesi. Se ti accorgi che non indosso la mascherina, capiscimi, non denunciarmi. Io poi non la sopporto". Cioè, fammi capire, tu sei autorizzato a fregartene della vita del prossimo ed io devo anche capirti? "Posso mai tenerla otto ore? E no! L'anidride carbonica, i flussi migratori... le caprette di Heidi! Mi gira la testa e ho le allucinazioni". Vaglielo a dire a quei poveri cristi che si sono fatti notti e giorni negli ospedali, senza sosta, bardati come neppure un palombaro, e si sono infettati a causa di quelli come te, che se ne fottono.

Estate che viene, estate che va

"Non ho i soldi per il piatto a tavola per i miei figli, ma vuoi che non ci andavo in Sardegna? E in Grecia? E in Spagna? Uh! E in Francia?" Mi hai rotto le palle per due mesi, perché non potevi mangiare tu e loro, e te ne vai in vacanza ndò cazzo ti pare, torni pure infetto ed ora ricominci con la piagnina? "Ma il bonus me l'hanno dato loro. Ci potevo andare pure col monopattino e il pc sotto al braccio. Che facevo? Nun c'annavo?" E certo! T'avevano puntato una pistola in fronte. Fossi stato in te, ci sarei rimasto... secco, però! Senti, siamo stati attenti quest'estate. Giravamo in mascherina. Niente luoghi affollati" Menomale! "Poi abbiamo conosciuto i vicini. Dopo due giorni, eravamo come un'unica famiglia. Tutti insieme sotto un unico ombrellone. Claudio è diventato talmente amico di Stefano, che stavano sempre attaccati. Ma pure noi, eh?!" Perfetto! Dopo due giorni un'unica famiglia? Ma che fortuna! Proprio lo stesso nucleo familiare... Tutti vicini vicini? Baci e abbracci, no? Che so... una stretta di mano, dopo uno starnuto senza mascherina?

Ridiamo per non piangere

"Tu scherzi, ma questi mò usano la scusa per chiudere tutto e lasciarci i figli a casa, vedrai" Vai sereno, la scuola la riaprono. Diversamente, a chi la dai la colpa se tuo figlio s'è preso il covid? "Non lo prende il covid mio figlio, esce di casa con la mascherina, per vedersi con due o tre amici in Piazza" Quindi vai a controllarlo ogni tanto? E t'assicuri che la mascherina non se la tolga e che non vada in luoghi affollati, dove ci stanno altri dieci amici e gli amici degli amici? "L'ho educato bene mio figlio. Non ce n'è bisogno. Quello che gli dico, quello fa. M'assomiglia!" Ah beh! Se t'assomiglia... siamo a cavallo! - e nel frattempo, hai dimenticato quello che aveva raccontato all'inizio.
Ti ricordi, però, della famiglia allargata in tempo zero e ti domandi se lo screening sarebbe il caso tu lo facessi subito o prima di ieri.

Covid tra consapevolezza e inconsapevolezza

La gente, per la risalita dei contagi, oggi ha paura di richiudere la propria attività commerciale o di restare a casa per il lavoro. Tutto lecito, tutto giusto. Quello che mi domando, però, è se questa paura abbia un senso. Non c'è molto da scegliere.  
  • O si è consapevoli che il virus in questo momento esista e non ci sia un vaccino. In quest'ottica sei consapevole che, l'unico modo per limitare i danni,  sei obbligato ad indossare mascherina, continuare col distanziamento e devi evitare gli assembramenti. Tuteli te stesso e gli altri.
  • O non sei inconsapevole, perché non riesci a superare quello stato d'angoscia, che non ti fa guardare in faccia alla realtà. In questo caso, però, ti assumi la responsabilità morale di essere un pericolo per te e per gli altri.
 
Sono cose che si dicono da mesi, eppure... eppure genitori e figli, se ne sbattono.
Ieri sera una donna ha pubblicato le foto di una nota piazza porticese.
Piazza Poli-Portici (credit by facebook)

Covid e cecità

Ragazzi in ressa in tutti gli angoli della Piazza. Nessun dispositivo di protezione. Nessun distanziamento. Assembramento evidente. Al che parte un rigurgito di indignazione per la mancanza sul territorio di forze dell'ordine - che prendano provvedimenti seri, piuttosto che fingere di non vedere o che scarichino responsabilità sull'esiguo contingente numerico; ragazzi incoscienti e maleducati; genitori assenteisti.
Il tutto, poi, inevitabilmente si riduce sempre ed immancabilmente in un nulla di fatto, perché tutti fanno a scaricabarile o si nascondono dietro parole di cui neppure conoscono il significato. Quella che senti ricorrere più è: "libertà!". Si lede la mia "libertà". Si vuole limitare la mia "libertà". Ci stanno togliendo la "libertà!". Massa di caproni, ignoranti! Provano a salvarvi la vita e voi la gettate alle ortiche, parlando a vanvera e masticando termini di cui neppure conoscete il significato. Pertanto, prima di lamentarsi di una probabile chiusura, che penalizzi le attività economiche, mi preoccuperei di rispettare quanto preposto, perché le conseguenze sarebbero esclusivamente ascrivibili ai nostri comportamenti. Leggi anche:Francesco Coscioni: l’editoria italiana, un Neo al centro del mondo. Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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