Omicidio di Lecce, Antonio De Marco ha ucciso per una delusione d'amore. E' l'aspirante infermiere che ha ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis lo scorso 21 settembre. Avrebbe dichiarato al Giudice quale sarebbe stato l'ingrediente del suo omicidio.

La dichiarazione al Giudice sull'omicidio

"È successo un paio di mesi fa qui a Lecce. Una compagna di corso. Non ci sono uscito, ci frequentavamo nell'ambito universitario, ma lei mi ha detto che dovevano restare amici". Questa, la motivazione che ha scatenato la rabbia che lo ha spinto ad uccidere: la ‘delusione amorosa' di qualche tempo prima. 

Le delusioni amorose e il nesso con l'omicidio

Non sarebbe la prima, visto che un'altra risalirebbe a quando Daniele De Marco studiava presso la Facoltà di Biologia. Un altro rifiuto, di una ragazza più giovane di lui. La donna aveva respinto le sue avances, in quanto "stava pensando ad un altro". Minimizzando l'episodio, ha comunque ammesso di esserci rimasto male.

Interrogatorio Pubblico Ministero

Da qui la domanda le Pubblico Ministero Maria Consolata, che chiede se lo avesse colpito la conoscenza di Eleonora, dopo la presentazione di Daniele. Oltre il secco "no", rivela anche di non essersi mai fidanzato. omicidio

Il movente dell'omicido

Nessuno altro movente oltre la rabbia per la "felicità" della coppia, che ha portato all'omicidio. Questa rabbia che potrebbe avere a che vedere con l'integrazione sociale, essendo schivo ed introverso. L'ultima lettura dell'aspirante infermiere, lascia pensare. Aveva appena terminato la lettura una tragedia di William Shakespeare "Re Riccardo".

Lo scrittore descrive il protagonista

Nulla, invece, ha aggiunto sul movente del duplice omicidio che finora De Marco ha attribuito solo alla rabbia per la ‘felicità' della coppia. Una rabbia che potrebbe essere estesa non solo alla felicità di coppia, ma anche all'integrazione sociale. Schivo e introverso, De Marco, come ha raccontato lui stesso, aveva appena completato una lettura che appare indicativa. L'infermiere aveva da poco terminato ‘Re Riccardo' di Shakespeare, la tragedia che ha per protagonista un personaggio che William Shakespeare descrive il protagonista come un uomo gobbo e sciancato, che elogia il fratello maggiore, Edoardo IV di York, re d’Inghilterra.

Una tragedia shakespeariana

"In realtà Riccardo, uomo feroce e molto ambizioso, prova rancore e invidia nei confronti del fratello amato da tutto il popolo. Riccardo ha un solo scopo: sedersi sul trono. Per questo cospira perché l’altro suo fratello, Giorgio, che lo precede come erede al trono, venga imprigionato nella Torre di Londra e ucciso. Un personaggio che tra intrighi e delitti è disposto a tutto per raggiungere il suo scopo". (Fonte Fanpage) Leggi anche: Covid e movida porticese. Lassismo dei genitori e assenza delle forze dell’ordine Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
De Luca chiude in Campania, il sindaco di Napoli non ci sta: "La sua ordinanza è sospesa, ne farò io un'altra"