"Lockdown in Campania”. Il sindaco di Napoli non ha dubbi in merito. "Penso ci siano stati errori molto gravi della Regione e non e' uno scaricabarile, i numeri parlano da soli.
E ancora aggiunge in merito all'inevitabile lockdown
Le persone a casa sono sole, appena aumenta la febbre vanno in ospedale, il virus e' fuori controllo, la medicina territoriale e' stata smantellata gia' prima della pandemia. De Luca ha vietato anche ai medici di dire la verita'.
Il tampone viene fatto dopo molti giorni". Cosi' Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, poco fa su Rai Radio1 all'interno di Radio anch'io condotto da Giorgio Zanchini.
"Il problema - prosegue - non sono i ragazzi. Non prendiamocela con i cittadini che hanno avuto in gran parte un atteggiamento responsabile. Andremo sicuramente al lockdown in Campania, sono rimasti 15 posti in terapia intensiva. Che tristezza chiudere le scuole appena riaperte.
Adesso il tema centrale e' facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti, bene la marcia indietro del governo, Conte forse era stanco l'altra sera in conferenza stampa. La gente sta capendo che bisogna essere responsabili ma non rinunciare subito agli altri diritti". (Zca/Adnkronos)
E ancora ribadisce in un'altra intervista
Il primo cittadino è intervenuto questa mattina a "Non stop news" su Rtl 102.5. "In questi mesi - ha sottolineato de Magistris - non si è riusciti a rafforzare la rete territoriale di sanità pubblica, non si sono rafforzati i posti letto, le terapie intensive, i medici, i tamponi o il tracciamento. Abbiamo una ventina di posti in terapia intensiva rimasti e una cinquantina in reparto. Credo che in CAMPANIA tra qualche giorno,
a fine ottobre se il trend continua così, si andrà in lockdown".(Zca/Adnkronos)
Nel frattempo si attende la nuova ordinanza di De Luca in merito alla scuola
E’ in corso di pubblicazione una nuova ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la numero 81. Con questa vengono confermate le disposizioni contenute nelle precedenti ordinanze fino al 13 novembre.
Per la scuola si attende oggi
Tra le misure non è inclusa la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie. Questa sarà comunque oggetto di una nuova ordinanza (che dovrebbe essere firmata nella giornata di domani e comunque entro l’entrata in vigore del nuovo Dpcm) che confermerà l’orientamento della Regione Campania.
Le misure dell’ordinanza di De Luca
L’ordinanza numero 81 conferma quindi: il divieto di vendita con asporto per bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili dalle ore 21. L’obbligo di chiusura dalle ore 23 alle ore 5 per bar, pasticcerie, gelaterie e simili nei giorni da domenica a giovedì.
Il divieto di feste e ricevimenti, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30; il divieto di aggregazioni e riunioni in forma di corteo, compresi i cortei funebri.
Si conferma la sospensione dell’Università
La sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, tranne quelle relative agli studenti del primo anno, dove già programmate in presenza dal competente Ateneo.
La limitazione oraria tra le 6 e le 8.30 per l’attività di jogging nei centri abitati; confermato il divieto di sagre e fiere.
L’obbligo per i gestori delle sale gioco e scommesse di consentire l’ingresso solo dopo misurazione della temperatura, vietando l’ingresso in caso di temperatura superiore a 37,5°C.
La raccomandazione agli enti e agli uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti.
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