Coprifuoco anticipato e stop ristoranti. Queste le misure che quasi sicuramente saranno messe in atto nel nuovo Dpcm ancora al vaglio.

E' iniziata poco fa

Infatti, in videoconferenza la riunione dei ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Affari regionali), convocata da quest'ultimo con i rappresentanti di Regioni, Comuni (Anci) e Province (Upi), secondo quanto si apprende, per discutere le nuove misure che vengono valutate dal governo per contrastare la seconda ondata dell'epidemia di coronavirus.

Tra i governatori sono collegati

Bonaccini (Emilia Romagna, presidente della Conferenza delle Regioni), Fontana (Lombardia) Fedriga (Friuli Venezia Giulia) Toti (Liguria), Toma (Molise) Emiliano (Puglia) De Luca (Campania) Tesei (Umbria), Marsilio (Abruzzo) Cirio (Piemonte), Giani (Toscana), secondo quanto riferito. Inoltre Antonio Decaro, presidente Anci, e Michele De Pascale (Upi). (ANSA)

Cosa prevede

Coprifuoco, stop spostamenti fra Regioni e limitazioni per gli over70 La discussione tra governo e Regioni si basa sulla "durezza" delle misure da prendere e in particolare sull'eventuale coprifuoco da far scattare: il ventaglio va da uno stop alle attività commerciali alla proposta più hard di alcuni governatori, come Michele Emiliano e Stefano Bonaccini, di vietare la circolazione tout court. Sul tavolo, anche un freno agli spostamenti fra le Regioni, la chiusura dei centri commerciali nei weekend e limitazioni per le persone che hanno più di 70 anni, le più esposte al contagio.

Lockdown nazionale o chiusure localizzate

Le Regioni vorrebbero che venissero stabilite restrizioni di carattere nazionale, anche nel caso in cui si dovesse optare per un nuovo lockdown generale. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è invece orientato su provvedimenti calibrati in base alla diffusione del Covid, con zone rosse e didattica a distanza. Un'ipotesi allo studio del governo è quella di prevedere, nel nuovo Dpcm, alcune limitazioni da far scattare al superamento territoriale di un certo livello di contagi. "Lavoriamo insieme alle Regioni - è il ragionamento nel governo - ma non possono sottrarsi alle evidenze scientifiche". Una riflessione che la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, ha fatto fuori dai denti: "A indici di rischio differenti devono corrispondere misure diverse. Ognuno si assuma le sue responsabilità".

Chiusura di bar, ristornati e musei

Nelle aree individuate come più a rischio il governo vorrebbe far scattare misure molto più stringenti. Dalla chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo, al coprifuoco alle 18, con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari, passando dalla chiusura di musei e distributori automatici.

L'ipotesi di un coprifuoco in tutta Italia alle 21

Proprio sul coprifuoco si starebbe lavorando a un'ipotesi alternativa che sembrerebbe trovare il favore delle Regioni, ovvero quella di un coprifuoco generalizzato in tutta Italia alle 21. L'ipotesi troverebbe il sostegno del Cts che spingerebbe però per anticiparlo alle 18.

Estensione della dad anche alle medie

Nelle "zone rosse", individuate sulla base dell'indice dei contagi, si starebbe pensando inoltre ad estendere la didattica a distanza anche alla seconda e terza media, con obbligo di mascherina sempre per le lezioni in presenza, cioè alle elementari e in prima media. (Tgcom24) Leggi anche: E' morto Gigi Proietti: il grande mattatore va via nel giorno del suo ottantesimo compleanno Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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