Diciannove sindaci del Casertano, in particolare di Aversa e dei comuni del suo hinterland  area sensibilmente colpita dal Covid, chiedono al governo di inviare l'Esercito per effettuare controlli in strada piu' efficaci, e a Regione e Asl di attuare protocolli "di comunicazione chiari e soprattutto tempestivi". E' da giorni che i sindaci dell'agro aversano fanno sentire la loro voce per denunciare i disservizi dell'Asl di Caserta sul fronte dei ritardi nell'effettuazione dei tamponi; nei ricoveri e nell'assistenza dei pazienti a casa con sintomi; o lamentano confusione nella comunicazione dei casi positivi. Molti primi cittadini sono anche intervenuti con ordinanze che chiudono piazze e strade per evitare assembramenti, ma i risultati sono stati esigui. Ecco quindi che i sindaci si sono riuniti, in modalita' telematica, per fare il punto della situazione sull'emergenza; e alla fine hanno partorito un documento in cui chiedono al Governo di intervenire.

"Chiediamo l'invio dell'esercito"

"Chiediamo se necessario - scrivono i sindaci - di inviare l'esercito. Comprendiamo la volonta' di voler evitare assolutamente un nuovo lockdown generalizzato e lasciare che siano le autorita' locali a scegliere quali restrizioni aggiungere a quelle previste dal Dpcm del 3 novembre. Ma se noi sindaci variamo ordinanze abbiamo bisogno del supporto dell'esercito e di piu' forze dell'ordine affinche' queste regole siano fatte rispettare. E' impensabile credere che le Polizie Municipali, ovunque ridotte all'osso, possano da sole realizzare un capillare controllo dei vari territori. Alcuni di noi hanno gia' firmato le ordinanze, altri sono pronti a farlo. Ci siamo sempre assunti le nostre responsabilita', e siamo pronti a farlo anche ora nel chiudere strade, piazze e luoghi di ritrovo. Ci ritroviamo però bersagliati di critiche, a volte anche dileggiati e questo ci ferisce profondamente perche' sono mesi che siamo in trincea a combattere, spesso da soli". A Regione Campania e Asl si chiede un cambio di passo sulla comunicazione. "Comprendiamo le difficolta' del momento e sappiamo che le aziende sanitarie locali, con le loro strutture distrettuali, sono sotto stress e hanno pesanti carenze di organico. Ma riteniamo inaccettabile che le comunicazioni di nuove positivita' vengano effettuate dopo giorni; visto che questo ritardo si ripercuote sull'attivazione dei servizi di assistenza e supporto comunale. Ma cio' che non puo' essere piu' tollerato e' il ritardo nell'esecuzione dei tamponi, soprattutto di guarigione, cui spesso bisogna aggiungere giorni e giorni di attesa per la comunicazione dell'esito. Nei casi piu' gravi abbiamo registrato segnalazioni anche di mancate risposte del 118, o lunghe attese in ambulanza e auto in attesa di un posto in ospedale". (ANSA) Leggi anche Il sindaco di Napoli sotto attacco in diretta a Mattino Cinque: "Oggi valuteremo prime chiusure in città" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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