Campania zona rossa, ma stando ai numeri è la Regione dove si muore di meno. E' quanto emerge dai dati provenienti sia dall'Asl sia dall'Unità di Crisi. Come riportato anche da Il Mattino, sono circa 20mila, ovvero, esattamente 18.484 gli attuali positivi al coronavirus nella città di Napoli. Questo il numero dei contagi diffuso nel bollettino dal Comune partenopeo nella giornata di ieri sulla base dei dati forniti dall’Asl Napoli 1. I sanitari indicano così che il 2% dei residenti nel capoluogo di Regione è positivo al Covid. Di questi solo 403 sono ricoverati in ospedale, di cui 43 in terapia intensiva. Mentre sono 372 i decessi. Se la Campania, in questa seconda ondata, è la seconda regione italiana per numero di contagi dopo la Lombardia, tuttavia il dato dei decessi resta il più basso d’Italia. La regione del Mezzogiorno è quella dove si muore di meno per coronavirus. Dove, come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, su mille positivi il tasso di vittime è del 6,4%, il dato più basso delle 20 regioni italiane.

L'ultimo bollettino parla di una nuova impennata di contagi in Campania, più di 3500 positivi

Positivi del giorno: 3.657 di cui: Asintomatici: 3.227 Sintomatici: 430 Tamponi del giorno: 23.479 Totale positivi: 121.942 Totale tamponi: 1.331.959 ?Deceduti: 75 (*) Totale deceduti: 1.160 Guariti: 1.169 Totale guariti: 25.643 * Deceduti tra il 3 e il 17 novembre Report posti letto su base regionale: Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656 Posti letto di terapia intensiva occupati: 200 Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**) Posti letto di degenza occupati: 2.259 * Posti letto Covid e Offerta privata

Nuova ordinanza in Campania, De Luca interviene contro l’emergenza. La decisione del governatore

Macchine che aumentano la concentrazione di ossigeno nell’aria da somministrare ai pazienti Covid a domicilio attraverso caschetti. Grandi bombole di ossigeno liquido normalmente dispensato dalle Asl solo per i pazienti con patologie respiratorie croniche in alternativa alle bombole di ossigeno gassoso reperibili in farmacia. E’ questo quanto indicato in un’Ordinanza della Regione Campania per affrontare la grave carenza di ossigeno registrata nei giorni scorsi, necessario per i pazienti Covid curati a casa. I concentratori di aria e le bombole di ossigeno liquido, indica l’Ordinanza, possono essere prescritti dai medici di Medicina generale e la ricetta vale sull’intero territorio regionale.

Scuole, la Regione vuole aprire e i sindaci chiudono

Come predisposto con l’ultima ordinanza, la Regione Campania sta lavorando a una parziale ripresa della didattica in presenza. La riapertura scatterà dal 24 novembre e solo per le prime classi delle elementari e per le scuole dell’infanzia. Tuttavia, alcuni sindaci campani stanno predisponendo ordinanze per prorogare la chiusura degli istituti. Scattano quindi misure più restrittive per alcuni comuni del Napoletano, del Casertano e del Salernitano. Di seguito tutti i dettagli.

Tra riaperture e ri-chiusure

Il sindaco di Castellammare di Stabia (Napoli) Gaetano Cimmino, ha predisposto lo stop alle lezioni in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’ordinanza sarà in vigore fino al 29 novembre, superando quindi di fatto la riapertura della Regione Campania prevista per martedì prossimo. Ma i provvedimenti, frammentati, scattano su tutta la Regione. Difatti, si proroga la chiusura degli istituti fino al 29 novembre anche in provincia di Caserta, per il comune di Caiazzo. A Fisciano, nel salernitano, il sindaco ha invece annunciato un’ordinanza per confermare la lezione a distanza per gli alunni di tutte le età. Nello specifico, si sta lavorando per prorogare la chiusura fino al 7 dicembre. Leggi anche: Nuova ordinanza De Luca, cambia tutto di nuovo: "No allo sbaraglio, bimbi non sono cavie”. Scuole verso il rinvio Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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