Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha arrestato un contrabbandiere 40enne che trasportava 300 kg di sigarette con il proprio furgone.

300 kg di sigarette in un furgone

Lo stesso è risultato percettore del reddito di cittadinanza dal mese di aprile 2019. I finanzieri della Compagnia di Pozzuoli, dopo aver notato il mezzo fermo in un vicolo ad Acerra (Napoli), hanno eseguito un rapido controllo trovando diverse casse di sigarette, del tipo "cheap white", marchio "Winston", nascoste mediante una copertura telonata scura.

Sigarette nascoste in casse di plastica

Il carico era sistemato all'interno di 60 cartoni ed era stato occultato da diverse casse di plastica, generalmente utilizzate per la conservazione di prodotti ortofrutticoli. Gli accertamenti economico-finanziari hanno poi fatto emergere che il contrabbandiere, pluripregiudicato, risultava anche percettore del reddito di cittadinanza; pertanto, le Fiamme Gialle hanno inviato la segnalazione all'Inps per l'avvio delle procedure di sospensione del beneficio.

Vergogna in Campania, furbetti del cartellino in piena pandemia. Sospesi medici e infermieri

Lasciavano sistematicamente il posto di lavoro all’Asl di Aversa (Caserta) per svolgere faccende private facendole risultare “servizi in missione” che poi eliminava dal sistema. E, talvolta, si mettevano anche in straordinario. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas di Caserta che coordinati dalla Procura di Napoli Nord hanno notificato a 13 “furbetti”, dipendenti della struttura pubblica, altrettante misure di interdizione emesse dal gip. I provvedimenti riguardano 7 dirigenti medici (a cui sono notificate altrettanti sospensioni dall’esercizio dalle pubbliche funzioni). E inoltre 6 tecnici amministrativi ed infermieri (a cui e’ stata notificata la sospensione dall’esercizio del pubblico servizio).

Truffa al SSR

A tutti è contestata la truffa al Servizio Sanitario Regionale. Complessivamente sono accertati 270 casi di allontanamento illecito, alcuni addirittura quotidianamente. Un dipendente, su 58 giorni di presenza registrati, si sarebbe allontanato illecitamente ben 36 volte. Ad operare le modifiche era l’addetto alla registrazione delle presenze.

Indagini in corso dal 2017

Le indagini sono iniziate nel 2017, dopo una segnalazione della Direzione Generale dell’Asl di Caserta la quale si era accorta che un dipendente modificava, accedendo al sistema, quasi quotidianamente le sue attestazioni di presenza. Il Nas ha poi accertato che erano 22 le persone (tra dipendenti e collaboratori) che truffavano l’Asl, alcune delle quali, pero’, nel frattempo, hanno cessato il rapporto di lavoro con la struttura sanitaria. Leggi anche Campania e scuola, De Luca riapre ma chiudono tutti: si torna in classe solo a Napoli e Benevento Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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