Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto alla Stazione marittima di Napoli alla cerimonia di consegna di 259 autobus alle aziende del trasporto pubblico campano, sulla questione scuole:"Queste nuove forniture di pullman nuovi saranno un aiuto importantissimo per consentire di avere trasporto scolastico meno affollato, se riprenderà l'anno scolastico come si prevede. Cosa per la quale ho i miei dubbi, ma decideremo a inizio gennaio".

Azzolina, più sacrifici quest'anno

"Digitale e' forse la parola dell'anno. Oggi tutti sanno cos'e' la didattica integrata, nata in emergenza ma in grado di rinnovare la didattica. Sono molto orgogliosa dei progetti digitali svolti dalle scuole in questo periodo, nonostante la pandemia". La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha inaugurato cosi' il 'Natale digitale 2020'; l'iniziativa del ministero dell'Istruzione nata per valorizzare i progetti didattici realizzati con l'utilizzo delle tecnologie in occasione delle prossime feste. "Forse quest'anno non avremo un 'Natale digitale' giocoso come quelli passati, ma anche questo ha un alto valore educativo grazie al lavoro fatto dai nostri insegnanti con la didattica integrata", ha aggiunto Azzolina. La ministra ha parlato poi delle festivita' natalizie dicendo che "in questo periodo dobbiamo essere ancora piu' responsabili anche per far tornare tutti gli studenti in classe il 7 gennaio". Rispondendo alla domanda di una bambina che le ha chiesto come trascorrera' le feste, la ministra ha detto che le passera' "con la persona che piu' amo al mondo, mia sorella. Staremo a casa e ci mancheranno delle persone, ma proprio grazie agli strumenti digitali possiamo provare a stare con i parenti e i nostri amici. Quest'anno dobbiamo fare qualche sacrificio in più".

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Le criticità legate al rientro a scuola del 7 gennaio sono tante e molte sono in comune fra i vari territori: una su tutte la possibilità di scaglionare gli orari legandoli ai trasporti, punto debole della ripresa già a settembre.

No a scaglionamento degli orari

I dirigenti hanno puntato i piedi per motivi concreti: “per le scuole l’ipotesi del turno 10-16 non è mai stata praticabile. Pensare che un ragazzo arrivi a casa alle 17 -17,30, di fatto senza aver mangiato e che abbia poi l’energia per mettersi a studiare, non pare realistico. Poi, gli istituti tecnici e professionali hanno 32 ore settimanali con un rientro. Considerato che la maggior parte ha la didattica su 5 giorni, significherebbe uscire una volta alle 18 o due alle 17. I ragazzi arriverebbero di sera". Leggi anche: Follia a Napoli, la corsa ai test rapidi: “Ci prepariamo al cenone” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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