Azzolina fa marcia in dietro e segue De Luca. "Sono molto preoccupata, oggi la didattica a distanza non può più funzionare, c'è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati".

Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina

"Capisco i ragazzi: il diritto all'istruzione è essenziale, sarei anch'io arrabbiata", ha detto. Intanto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha affermato: "In Regione l'Rt si è innalzato a 1,24, ci stiamo avvicinando alla zona rossa".

E ancora aggiunge

"E' difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui". Così il ministro dell'Istruzione ,Lucia Azzolina, a Radio Rai 1. "Nelle Regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la Dad non può più funzionare, c'è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica".

Nuova ordinanza in Campania, De Luca firma e chiude. Cosa accadrà a partire da oggi, tutte le disposizioni

Anche in Campania domani riapriranno le scuole, ma soltanto una parte. La decisione a seguito della prima ordinanza del 2021 del presidente Vincenzo De Luca con la quale ha concesso il rientro in classe solo delle scuole d'infanzia e la prima e la seconda classe elementare.

L'ordinanza in Campania

Per tutte le altre invece il ritorno in presenza sarà graduale. Da lunedì 18 gennaio torneranno a scuola la restante parte delle classi elementari.  Dal 7 gennaio e fino al 24, restano sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche diversa da quella scolastica. Quindi dalle medie in su si riparte lunedì 25 gennaio. Una decisione che segue una linea di prudenza, secondo quanto ribadito dal Governatore nella consueta diretta del venerdì. Tuttavia, ricorda De Luca, "qualsiasi decisione verrà presa alla fine di gennaio, con dati alla mano. In caso di aumento dei contagi, la siutazione resterà invariata".

Le eccezioni

Quasi tutti i sindaci della Campania hanno accolto l'ordinanza di De Luca, ad eccezione di alcune città nelle quali si registrano ancora troppi contagi tali da non permettere un rientro in prudenza. SI sindaci di Marzano Appio (Antonio Conca), Mignano Monte Lungo (Antonio Verdone) e Andrea Maccarelli (Presenzano) hanno deciso di prorogare la chiusura dei plessi e quindi di proseguire con la didattica a distanza. I tre primi cittadini hanno firmato le ordinanze che prevedono la chiusura delle scuole dall’11 fino al 15 gennaio. Nei tre Comuni quindi si dovrebbe tornare a scuola soltanto il prossimo 18 gennaio (sabato 16 e domenica 17 ovviamente già non è prevista didattica). La decisione è stata rafforzata anche dalla nota della dirigente che ha sottolineato come manchino ancora troppi test per insegnanti, alunni e genitori. Il provvedimento arriva a pochi giorni anche dall’ordinanza del sindaco di Arienzo. Questi ha addirittura sospeso il rientro a scuola fino al 25 gennaio, in attesa che arrivino buone notizie dai vaccinati e dal calo dei contagi. Leggi anche: Nuova ordinanza in Campania, la lenta ripresa firmata da De Luca: su le saracinesche. Cosa cambia a partire da oggi Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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