Cannabis come terapia: per la prima volta un ospedale italiano la usa su una paziente affetta da sclerosi multipla. L'ospedale in questione si trova in Sicilia che ha acquistato le dosi necessarie per poterle poi somministrare alla donna. La consegna è avvenuta all'azienda ospedaliera Piemonte del Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina. La paziente, di 46 anni, ha raccontato di avere ricevuto 45 grammi di infiorescenza suddivisa in 30 scatoline. Il decreto che prevede il rimborso a carico del sistema sanitario di questi farmaci per la terapia del dolore era stato firmato un anno fa dall'assessore alla Salute, Ruggero Razza, ma finora era rimasto inapplicato dalle strutture pubbliche. La paziente uno è Loredana Gullotta, 46 anni, che sedici anni fa scoprì di essere malata. A consegnarle la cannabis è stata la farmacia dell'ospedale 'Piemontè Centro neurolesi Bonino Pulejo, a Messina: 45 grammi di infiorescenza suddivisa in 90 capsule. In realtà, spiega la donna, «in base al mio piano terapeutico e alla prescrizione medica dovevo avere 90 grammi, per cui i 45 che mi sono stati dati non sono sufficienti: ma è un piccolo passo in avanti rispetto al calvario che ho attraversato prima di raggiungere questo risultato». Dopo avere seguito le terapie farmaceutiche tradizionali, tre anni fa Loredana ha ottenuto la prima ricetta per ottenere la cannabis a uso terapeutico. «Spesi 53 euro per poco più di un grammo - racconta - Così ho dovuto comprare la marijuana al mercato nero, con 50 euro prendevo dieci grammi. Certo il mercato illegale non è sicuro, ma che dovevo fare? Nelle farmacie arrivava dopo mesi e costava troppo».

Fumavo e il dolore si alleviava

Durante il ricovero a Messina, il 21 gennaio 2020, «i miei familiari - racconta la donna - mi portavano in ospedale 20 grammi a settimana e io fumavo negli spazi esterni per alleviare i dolori atroci. I fisioterapisti mi dicevano che apprezzavano i risultati perché avevano più possibilità di manovra sul mio fisico».

Cannabis, uso su pazienti è realtà

Qualche giorno fa in Sicilia si è concluso il primo corso di formazione organizzato dall'assessorato alla Sanità e riservato a medici e sanitari: in 60 hanno partecipato. «Ci battiamo da anni - dice Brancatelli - Con sacrifici e pazienza abbiamo ottenuto dei risultati importanti, anche grazie alla lungimiranza dell'assessore Razza, ma la strada per dare le risposte adeguate ai pazienti che soffrono è ancora lunga». Leggi anche: GF Vip: notte di paura per Pierpaolo Pretelli, la Salemi gli urla: “Vuoi toccare la pelle morbida?”. Cosa succede Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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