Lorenzo Insigne ha fatto visita al murales a lui dedicato dai giovani artisti dei Quartieri Spagnoli. Il capitano del Napoli ha appena firmato l'opera di street art a lui dedicata nel cuore della città, ai Quartieri Spagnoli.

Il murales di Insigne

In questa foto Instagram di @labodega_de_d10s Insigne è ripreso accanto al murales a lui dedicato. Lorenzo Insigne ha fatto visite nelle ultime ore al murales a lui dedicato ai Quartieri Spagnoli. Il capitano del Napoli ha anche autografato l'opera di street art, come mostrano le immagini pubblicate su Instagram dal profilo "La bodega de D10s".
 
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Potrebbe interessarti: Una notizia terribile, nel cuore della notte. Che sconvolge il mondo del calcio, italiano e mondiale. E gli italiani tutti insieme. A 64 anni è morto Paolo Rossi, sconfitto da un male inesorabile, l’eroe dell’Italia campione del mondo del 1982, quella che battè il Brasile di Zico, l’Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e in finale la Germania di Rummenigge.

L’Italia di Zoff e Bearzot. Il protagonista principale fu Pablito, che veniva dalla squalifica per calcio scommesse e dopo un brutto inizio di Mondiale, decollò e con lui l’Italia di Collovati e del giovane Bergomi, di Tardelli che diventerà l’uomo dell’urlo e di Gentile attaccato ai pantaloncini di Diego, di Antognoni e del fantastico Bruno Conti. In quella estate del 1982 l’Italia intera scese in piazza per far festa, a Madrid per la finale volò anche il presidente Pertini, esultante in tribuna al fianco del re di Spagna. Paolo Rossi era un centravanti da area di rigore che viveva per il gol. Esplose nel Vicenza, passò al Perugia e poi alla Juventus per i suoi anni migliori.

In nazionale Rossi fu il simbolo dell’Italia di Bearzot

e alla fine di quella magica cavalcata vinse il Pallone d’Oro. Tre gol al Brasile, due alla Polonia, uno alla Germania in finale e così l’Italia conquistò il terzo titolo di campione del mondo. Dopo la Juve andò al Milan prima di chiudere la carriera a Verona. Insieme a Baggio e Vieri detiene il record di gol azzurro ai Mondali con 9, è stato il primo giocatore, poi eguagliato da Ronaldo, a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro. Con la Juve ha vinto due scudetti, una coppa delle coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni, con il Vicenza un campionato di serie B nel quale fu capocannoniere. Conclusa la carriera di calciatore è stato a lungo opinionista per Mediaset e la Rai. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

Il cordoglio del Napoli

"Il presidente Aurelio De Laurentiis, l'allenatore Gennaro Gattuso e tutta la Ssc NAPOLI si uniscono al dolore della famiglia ROSSI per la scomparsa del caro Paolo, grande campione e simbolo della Nazionale nel Mondiale del 1982". E' quanto si legge in un tweet pubblicato dal Calcio NAPOLI in ricordo di Paolo ROSSI, morto oggi a 64 anni.
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