Campania zona rossa, il pericolo incombe e non poco. Troppi i contagi e l'incremento degli stessi soprattutto tra i più giovani negli ultimi dieci giorni, la dice lunga. La Campania è quindi in bilico: il rischio di passare in zona rossa si fa sempre più concreto. La regione è la seconda in Italia per numero di positivi al covid e si valutano misure più stringenti per le prossime settimane. "È chiaro – ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - che i contagi stanno salendo ed è verosimile che se continuano a salire, ritorneremo, mi auguro per un periodo limitato, in una zona rossa”.

Campania - Il bollettino dell’Unità di crisi

Sembra confermare il trend: giovedì si sono contati 2.385 positivi (più 200 rispetto al giorno precedente) su 23.649 tamponi effettuati. Ma è l’arrivo delle varianti, confermato da tempo ormai anche in Campania, a spaventare per la terza ondata.

Anche il governatore Vincenzo De Luca

Come riportato da Repubblica, ha ribadito nei giorni scorsi l’allarme, soprattutto alla luce dei grossi assembramenti registratisi nel weekend: "Vi siete divertiti sul lungomare? – ha detto il presidente della Regione - Ora rischiamo la zona rossa".

Campania - La carenza di vaccini

C’è da aggiungere la carenza di vaccini disponibili, questione più volte sollevata da De Luca. A Napoli, in particolare, si fermano le inoculazioni agli over 80, fino a quando non arriveranno nuove scorte. Il siero Pfizer è al limite, quindi le dosi che restano saranno utilizzate per completare l’immunizzazione del personale sanitario. Nel frattempo, sono sempre di più i Comuni toccati da restrizioni e protocolli di sicurezza. A cominciare da Scafati, dove sono stati accertati già cinquanta casi di variante inglese e in cui si testa una sorta di mini zona rossa, voluta da un’ordinanza del sindaco. Chiusa ogni attività commerciale (tranne farmacie e parafarmacie), ogni giorno dalle 19 alle 6.

Sospese in diversi centri le lezioni a scuola

Se a Napoli l’Asl ha rilevato 58 positivi (di cui 45 studenti), a Salerno il sindaco Vincenzo Napoli ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 10 marzo. Stessa linea anche per Paestum, che le sue scuole fino al 6 marzo. “Se c’è una questione di picco sanitario di terza ondata – ha aggiunto de Magistris - allora per la chiusura delle scuole deve intervenire o lo Stato o la Regione. Se questo non è avvenuto è perché il ministero della Salute e le Regioni interessate ritengono di non intervenire e rimbalzano al territorio, raccomandando di intervenire qualora ci siano situazioni particolari”. Ma, al contrario di colleghi di molti comuni della provincia, il primo cittadino non ha disposto la chiusura né di strade e piazze. (Repubblica) Leggi anche: Altra ordinanza in Campania: tutto chiuso fino al 15 marzo. Troppi contagi, scoppia il panico Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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