Campania alla deriva, 2mila casi al giorno e con il rischio che se la situazione non si riporta ai livelli di guardia i posti di terapia intensiva scoppieranno.

Le terapie intensive in Campania

Rischiano, quindi, secondo quanto traportato anche da Salernonotizie, di essere sotto pressione per l’incidenza del numero dei contagi su 100mila abitanti vede la Campania attestarsi a quota 157, contro la media nazionale di 145. Nell’ordinanza di ieri, la numero 6 a firma del Governatore della Campania c’è una frase perentoria «Rimanere in casa il più possibile».

Ordinanza in Campania - Nel dettaglio si legge:

«Si raccomanda alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile». E si ribadisce «L’obbligo di rispetto delle misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti di quarantena dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi» fermo restando la richiesta agli «enti competenti a rafforzare il controllo del rispetto delle disposizioni del Dpcm 14 gennaio 2021 e delle disposizioni del presente provvedimento».

Nel frattempo De Luca corre ai ripari e chiude tutte le scuole

De Luca ha deciso e firma l'ordinanza per la chiusura delle scuole dopo la diretta Facebook avvenuta ieri.  In Campania scuole chiuse dal 1 al 14 marzo Pubblicata ordinanza governatore De Luca. E' stata pubblicata l'ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che stabilisce la chiusura delle scuole dal 1 marzo 2021 e fino al 14 marzo 2021". "E' sospesa l'attività didattica in presenza dei servizi educativi per l'infanzia e dei servizi per l'infanzia (sistema integrato 0-6 anni) nonché delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle Università - si legge nel testo -restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza".  

 Nel frattempo la fiammata di contagi in Campania continua. Ma si resta in zona arancione. La mappa dell’Italia a colori cambia ancora, ma non per la Campania che resta zona arancione.

Lombardia, Piemonte e Marche potrebbero passare dal giallo all’arancione. La Basilicata potrebbe passare in rosso. Queste le prime notizie che emergono dal rapporto dell’Istituto superiore di sanità che ogni venerdì illustra la situazione epidemiologica del nostro Paese e, a seconda dei dati numerici corrispondenti agli oltre 20 parametri, dà un orientamento al governo su quali restrizioni applicare a livello regionale.

Campania zona arancione

I contagi stanno risalendo in tutta Italia e gli esperti chiedono misure urgenti. La preoccupazione è soprattutto per le varianti che si stanno via via diffondendo. Per questo motivo gli esperti suggeriscono di evitare i contatti con persone che non appartengono al proprio nucleo famigliare.

L’Rt nazionale

Sfiora il valore soglia di 1, restando come la scorsa settimana a 0,99. L’indice RT della Campania, invece, è pari a 1,04 con “rischio moderato ad alta probabilità di progressione”. Ciò vuol dire che la regione è nel pieno della zona arancione secondo i criteri stabiliti dagli ultimi decreti nazionali in materia di contenimento del contagio ma che sta salendo inesorabilmente di livello. Preoccupato il presidente della Regione che oggi ha chiuso le scuole. Da lunedì in Campania torna la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Campania - Arancione per 15 giorni

La nuova decisione sulla classificazione della regione si attende ora per il prossimo venerdì. Le classificazioni durano 15 giorni generalmente quindi dato che la Campania è arancione dallo scorso venerdì, il prossimo si attende la decisione. Sulla base dei parametri si decide se potrà ritornare in zona gialla, restare ancora in arancione o, se la situazione contagi dovesse degenerare, diventare zona rossa.

Campania - Spostamenti, visite, trasporti

Il Dpcm conferma il divieto di spostamenti su tutto il territorio nazionale, con le eccezioni già previste finora: «comprovate esigenze lavorative» o «situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», mentre resta sempre consentito il rientro presso domicilio o abitazione. I trasporti pubblici possono essere riempiti fino a un massimo del 50%. All’interno delle regioni le regole cambiano a seconda della fascia della regione.

Zona arancione

Non si può entrare o uscire dalle zone arancioni, sempre eccettuando motivi di lavoro, necessità e ritorno a domicilio/residenza, ma sono consentiti gl «spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita». È vietato spostarsi fuori dal proprio comune, salvo che per «esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».

Le regole del coprifuoco e delle visite ai privati

Sono identiche a quelle della zona gialla, ma sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Bar e Ristoranti

In zona arancione e rossa bar e ristoranti chiusi, ma è consentito l’asporto fino alle 18 nei bari e fino alle 22 nei ristoranti, la consegna a domicilio. È consentita anche la somministrazione di alimenti e bevande in aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Scuole

La didattica resta per intero da remoto dal secondo anno di scuola superiore in poi. Ma si attende ordinanza di De Luca sul da farsi, considerando l'annuncio durante la diretta Facebook di ieri della chiusura delle scuole da lunedì. C'è da comprendere pertanto se si tratterà di una chiusura totale oppure si atterrà a quanto disporrà il governo centrale.

Cinema, teatri, musei

Sempre (e solo) in zona gialla, cinema e teatri vanno verso l’apertura al 27 marzo, con posti pre-assegnati e distanziamento di almeno un metro.I musei restano aperti dal lunedì al venerdì in zona gialla, ma a partire dal 27 marzo saranno accessibili anche sabato e domenica. Restano sempre sospesi in zona arancione e rossa.

Sport

Nelle zone arancioni si può svolgere attività sportiva in maniera individuale, rispettando la distanza interpersonale di almeno due metri. Nelle zone è consentito fare attività motoria in prossimità della propria abitazione, in maniera individuale, sempre con distanza di almeno un metro da ogni altra persone e con l’obbligo di mascherina.

Attività commerciale

In zona rossa, le uniche attività commerciali consentite sono quelle alimentari e di prima necessità. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Chiudono parrucchieri e saloni di bellezza. Leggi anche: Lockdown in Campania, i sindaci anticipano De Luca e chiudono: non solo le scuole Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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