Morto a seguito di una lite tra conoscenti. Il 32enne con cui aveva discusso animatamente si presenta di sua spontanea volontà dalla polizia.

Morto dopo una lite - I fatti

Il fatto sarebbe accaduto a Benevento. Un 47enne ha avuto una discussione violenta con un suo conoscente di 32 anni. La tragica discussione è degenerata in aggressione da parte di entrambi. L'uomo è arrivato anche alle mani con l'altro contendente che si è difeso. Il più anziano è poi rientrato nella sua abitazione, dove è morto per un arresto cardiaco.

L'autopsia

Sarà però l'autopsia che la procura di Benevento disporrà nelle prossime ore a stabilire se la morte del 47enne sia sopraggiunta per cause naturali. La seconda ipotesi è che l'uomo sia deceduto in  conseguenza delle botte ricevute dal 32enne, anch'egli originario di Benevento.

Morto dopo una lite - Il più giovane si presenta spontaneamente in Questura

Il più giovane, appena appreso che l'uomo con cui aveva litigato dinanzi a un bar di viale Principe di Napoli è morto, si è presentato spontaneamente negli uffici della Questura sannita. Poco dopo è stato ascoltato dagli agenti della squadra mobile, che stanno indagando sull'accaduto. La salma è stata sequestrata.

Potrebbe interessarti: Succede a Napoli, dove durante la giornata di ieri si è verificata un'altra aggressione a danni di un conducente dell’Anm.

I fatti sono accaduti nel quartiere di Chiaia intorno alle 18:30, ed hanno coinvolto la linea 140. L’aggressione è avvenuta per mano di un uomo a bordo di uno scooter che stava procedendo contromano finché si è trovato di fronte all’autobus. Quando ha preteso la precedenza e non riuscendo ad ottenerla ha rincorso il bus fino alla fermata successiva per prendersela con il conducente. A quel punto l’uomo ha sferrato calci e pugni alle porte anteriori del bus. Fortunatamente però, anche grazie alle persone a bordo che sono scappate, sentendosi minacciate, l’uomo è stato messo in fuga e l’aggressione fisica è stata evitata. Quando ha terminato il suo giro e fatto ritorno al deposito di Capo Posillipo, il conducente dell’Anm ha quindi chiamato le Forze dell’Ordine e successivamente si è recato all’Ospedale San Paolo essendo rimasto molto provato dall’incidente.

Sulla questione conducente, così il sindacato:

Queste le parole di Marco Sansone del coordinamento regionale Usb lavoro privato, riportato da cronache della campania: “Siamo alle solite. Incredibile come possa esserci ancora qualcuno che pensi di manifestare la sua violenza e prepotenza in modo così palese. L’ennesima aggressione in piena serata con l’autobus zeppo di viaggiatori che tornavano a casa ed in pieno centro cittadino, un uomo si è arrogato il diritto di bloccare un mezzo pubblico e minacciare di aggredire fisicamente il conducente, scagliando pugni e calci sulla porta anteriore del bus, che per fortuna era chiusa come da normative anti-covid onde evitare la salita e la discesa viaggiatori. Diversamente, avremmo assistito all’ennesima aggressione fisica ai danni di un lavoratore dell’Anm. Leggi anche: Campania: Campania: ospedale a rischio chiusura, ma siamo in piena pandemia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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