Napoli: due scoperte italiane  sono state fatte recentemente per quanto riguarda il virus da Covid-19. Si misura la contagiosità e la gravità della malattia. Napoli: due scoperte italiane aprono alla diagnosi precoce Kit per misurare la contagiosità e la gravità della malattia è una nuovissima frontiera per la città campana che si trova enormemente coinvolta nella lotta contro il Covid-19.

La contagiosità della malattia- nuova scoperta a Napoli

Sapere subito quanto sia contagiosa una persona positiva al tampone molecolare per il virus SarsCoV2 e capire se chi è malato di Covid-19 rischia di avere un decorso grave: le risposte sono possibili grazie a due spie molecolari scoperte in Italia.

La scoperta a Napoli

Le scoperte, che aprono la strada alla diagnosi precoce, sono pubblicate sulle riviste Diagnostics e Scientific Reports e si devono alla Task Force Covid 19 del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli, finanziata dalla Regione Campania e coordinata dal genetista Massimo Zollo.

La situazione attuale

Attualmente, rilevano i ricercatori, non è possibile la diagnosi precoce dell'infezione da SarsCoV2. Anche quando si ottiene un risultato positivo al test molecolare, infatti, non è possibile determinare alcune caratteristiche, che sarebbero invece molto utili ed importanti dal punto di vista epidemiologico.

Vaccinati o no

Informazioni, rilevano, ancora più importanti se la persona con l'infezione è stata vaccinata e fondamentali per stabilire la terapia.

Napoli - Il primo Kit per la carica virale

La prima scoperta è pubblicata sulla rivista Diagnostics da Ettore Capoluongo e Massimo Zollo, dell'Università Federico II di Napoli e Principal Investigator del Ceinge, con il supporto del Coronet Lab del Ceinge. Il risultato apre la strada al primo kit per misurare la carica virale, ossia il numero di copie del materiale genetico del virus in un millilitro di materiale biologico prelevato con il tampone.

Le spie molecolari

Le spie molecolari della capacità del virus di moltiplicarsi si chiamano sgN e sgE e sono una sorta di registi del processo di replicazione del virus. Soprattutto sgN è legato a una maggiore carica e infettività virale e secondo Capoluongo, "potrebbe rivelarsi utile anche nelle strategie vaccinali".

Scoperta brevettata

Il test capace di rilevarlo è  pronto e "coperto da brevetto", dice l'amministratore delegato del Ceinge, Mariano Giustino. "Abbiamo già avviato contatti - aggiunge - per la produzione di un kit per applicazioni cliniche".Leggi anche: Coprifuoco, “tutti a casa dalle venti”. Speranza spegne prima l’Italia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Campania in ginocchio: provincia prima per contagi. Verso il lockdown