Il sindaco di Napoli, torna a far leva sulla situazione della Campania e del Sudin occasione del giorno della memoria per le vittime di Covid.
"Il momento è molto difficile, continuiamo tutti a stringere i denti da qui a Pasqua e speriamo davvero di uscirne definitivamente con la primavera".
Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio Crc, sulla situazione coronavirus nel giorno in cui in tutta Italia si ricordano le vittime del Covid-19.
De Magistris
Partecipa all'iniziativa dell'Anci che ha proposto ai sindaci italiani di commemorare le vittime con un minuto di raccoglimento dinanzi alle sedi istituzionali.
"Un'iniziativa molto toccante - ha spiegato de Magistris - per ricordare questo momento tragico del nostro Paese che purtroppo non è finito, anzi, e che vide all'epoca soprattutto una parte della Lombardia profondamente colpita, mentre da noi lo tsunami è arrivato soprattutto da ottobre".
Il sindaco
Ha ribadito che "il momento è molto difficile, per cui ricordiamo a tutti di continuare a stringere i denti ed essere molto attenti nelle precauzioni e nel rispetto delle regole.
Dobbiamo uscire da questa terza ondata con il minor numero di danni da ogni punto di vista. Da qui a Pasqua quindi sarà sicuramente dura, e poi ci auguriamo che entri nel vivo il piano di vaccini e che queste restrizioni possano avere effetto, e con l'inizio della primavera speriamo davvero di uscirne definitivamente".
"Registriamo un grave ritardo dello Stato innanzitutto sul Recovery fund. Dovevano arrivare risorse a inizio anno, siamo a marzo non è arrivato nulla, progetti che dovevano essere approvati non approvati, c'è un ritardo clamoroso, ora diamo tempo al governo".
Luigi de Magistris
Commenta i ritardi accumulati sul Recovery fund, intervenuto questa mattina a radio Crc. "Poi non c'è dubbio che una volta arrivate le risorse devono essere innanzitutto distribuite equamente, e qua registro una discriminazione territoriale forte.
Il Sud va sotto già all'inizio, poi se guardiamo alla composizione del governo ho il legittimo sospetto che il Sud non sia la priorità del governo Draghi", ha aggiunto.
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