E' prevista per il prossimo 26 marzo, la giornata di mobilitazione nazionale della scuola contro la Didattica A Distanza, che spinge per la riapertura di tutte le scuole.
Con richieste specifiche dal nido all'università.
In programma per quelle giornate, diversi presidi e flash-mob, con anticipazioni già nel weekend nelle città di: Firenze, Milano, Napoli, Roma, Arezzo, Perugia, Modena, Parma, Reggio Emilia, Trieste, Bologna, Genova.
Priorità alla scuola, l'istruzione come prima arma per la ripresa economico-sociale
Il Comitato
Priorità alla Scuola si mobilita su più fronti.
Uno per chiedere l'immediata riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e il secondo per ottenere
maggiori investimenti per la Scuola Pubblica.
In sostegno allo sciopero il pedagogista
Daniele Novara ha realizzato un video nel quale dichiara: "
Chiudere le scuole vuole dire mettere in discussione le basi della nostra democrazia"
La mobilitazione del 26 marzo è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola.
L'obiettivo della manifestazione, si legge in una nota, "
consiste nel chiedere che una congrua parte del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica: servizi educativi per l'infanzia, scuola dell'obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all'università, il diritto allo studio deve essere tra le vere priorità del Paese;
deve essere garantito anche un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del PIL."
Il primo urgente provvedimento di riforma riguarda la riduzione del numero di alunni/e per classe, fissando un tetto massimo di venti, abolendo ogni possibile accorpamento.
Si chiede che i finanziamenti del
Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico.
Che si riveda quindi il piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, oltre all'adeguamento delle strutture scolastiche.
Richieste più che legittime per pensare al meglio alla vita post pandemica.
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