Fa più di un'ora di fila per il vaccino, ma è costretta a tornare a casa senza aver ricevuto la dose. E' quanto accaduto nel pomeriggio di domenica, presso il centro vaccinale di Marcianise, ad un'anziana donna.
Vaccino - La denuncia arriva dalla figlia
Che scrive alla redazione di Casertanews e racconta l'accaduto. La figlia stessa aveva accompagnato la madre pronta a sottoporsi alla somministrazione del preparato anti Covid.
Come si legge su Casertanews
"Mia madre è stata convocata per sottoporsi al vaccino - racconta - Premetto che mia madre è un soggetto fragile con più di una patologia, la più grave un cancro al polmone. Ebbene, nonostante fossimo in possesso della certificazione del medico di base che attestava tutte le patologie gravi di mia madre e che io, all'ingresso, abbia fatto presente ad un addetto la situazione, abbiamo dovuto fare più di un ora di fila per sentirci dire che il vaccino Pfizer non era disponibile, che il caso di mia madre, così come quello di tanti altri poveri vecchietti, sarebbe stato visionato dal direttore generale dell'Asl di Caserta (Ferdinando Russo, nda) e che ci avrebbero fatto sapere".
Insomma un episodio piuttosto increscioso, che ha scatenato un forte senso di rabbia nella donna, oltre ovviamente ad una serie di dubbi relativi a modalità e tempistiche.
"Ora non sappiamo quando ci chiameranno - afferma - È una vergogna. Come me tanti altri sono stati mandati a casa senza vaccino, stanchi, distrutti e delusi. Qui si gioca con la vita delle persone, perdipiù quelle più indifese e fragili".
Nel frattempo De Luca vuole riaprire le scuole
Scuola, l'uomo della Campania dice "Si” e riapre i cancelli. Il Governatore della Campania,
Vincenzo De Luca, attraverso il profilo Facebook, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid.
Il presidente si è soffermato, in particolar modo, sulla riapertura della scuole.
Scuola - Ecco le sue dichiarazioni
“Dopo Pasqua è possibile la riapertura delle scuole fino alla prima media. Ovviamente verificando l’andamento del contagio. Possiamo essere fiduciosi perché la stragrande maggioranza del personale scolastico è stato vaccinato (almeno con la prima dose). Abbiamo quindi creato una condizione di base di maggiore sicurezza. Se avessimo avuto un vaccino somministrabile ai ragazzi sopra i 16 anni avremmo potuto completare tutto il mondo della scuola, che è, senza ombra di dubbio, una priorità”.
De Luca dal centro di emodialisi di Camposano, in provincia di Napoli, ha fatto il punto con la stampa sulla campagna vaccinazioni, sulla fornitura dei vaccini Sputnik, e su tutte le misure in campo per fermare l’epidemia.
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