Bonus - Arrivano sostegni per famiglie e possessori di Partita Iva che saranno destinatari di una serie di bonus, così come deciso dal governo Draghi. Alcuni tra i sostegni non richiederanno necessariamente la presentazione dell'ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

Bonus e requisiti

In particolar modo, il Governo tenderà la mano a particolari tipi di nuclei familiari e lavoratori: genitori con figli piccoli, donne in stato di gravidanza, ma anche possessori di Partita Iva.

A chi è rivolto

L’assegno spetta ai cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di idoneo titolo di soggiorno per le nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2021. L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo. In ogni caso, se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. Se la nuova domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione di tale nuova domanda.

A quanto ammonta il bonus

Si può ottenere un importo minimo mensile di 80 euro. Se il reddito complessivo è basso, a quel punto solo con la certificazione ISEE si potrebbe ottenere qualcosa in più: il bonus corrisponderà a 160 euro al mese, con un reddito pari o inferiore a 7mila euro, e a 120 euro mensili. con un reddito compreso tra 7.001 e 40mila euro.

Le maggiorazioni previste

In presenza di tutti gli altri requisiti, la maggiorazione viene applicata in base ai seguenti criteri: 1-  la maggiorazione viene riconosciuta per ogni figlio successivo al primo del genitore richiedente l’assegno, purché sia rispettato il requisito della convivenza tra tali due soggetti; 2- ai fini della maggiorazione si considera “primo figlio” del genitore richiedente: il figlio, sia minorenne che maggiorenne, residente in Italia, e convivente con il genitore richiedente; 3 - diversamente, non si considerano né come “primi figli”, né come “figlio successivo al primo” i minorenni in affidamento preadottivo e quelli in affidamento temporaneo; in quanto la maggiorazione è stata prevista per il figlio successivo al primo, quindi sulla base di rapporti di “filiazione”; 4- in caso di parto gemellare avvenuto nello stesso giorno del 2021: 5 - se non si tratta di un primo evento la maggiorazione spetta a tutti i gemelli (Gazzetta del sud) Leggi anche: La scuola al centro delle liti: “Aprire anche in zona rossa, test per gli alunni” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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