Scuola - La decisione del governo di prevedere la presenza scolastica fino alla prima media nelle zone rosse non ammette deroghe. Il governo fa così sapere che: “non ammette alcun intervento in deroga da parte dei presidenti di Regione o delle province autonome e dei sindaci; in conseguenza dell’adozione di proprie specifiche ordinanze; tranne che in casi di natura eccezionale legati alla presenza di focolai o ad un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus"

Il ministero degli interni lo ribadisce in una circolare esplicativa

Lo ribadisce il Viminale nella circolare esplicativa del decreto in vigore da domani sottolineando che le eventuali deroghe dovranno comunque essere “adeguatamente motivate”, adottate dopo un “confronto con le competenti autorità sanitarie” e “in conformità ai principi di adeguatezza e proporzionalità”. (SalernoNotizie)

Scuola in partenza da domani – la critica di Cigl

Si tornerà in classe da domani; questo senza che siano state messe in campo concrete misure per garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico. Nessuna indicazione alle scuole per realizzare un sistema di monitoraggio nazionale, nessuna scelta su trasporti dedicati; nessuna possibilità di prevedere più ridotti gruppi di alunni o con più docenti o maggiore disponibilità di spazi, niente. Niente neanche rispetto all’annunciato ‘Piano Miozzo’ sui tamponi da effettuare prima del rientro. Sapevamo che si trattava di un progetto molto ambizioso, ma abbiamo sperato che potesse realizzarsi almeno su un campione della popolazione scolastica: di fatto ad oggi il Governo e il Ministero dell’Istruzione non dispongono e non diffondono dati sui contagi a Scuola e stanno operando scelte dettate piu’ dalla volonta’, che dalla consapevolezza”. Cosi’ una nota Flc-Cgil, che aggiunge: “Importante il dato sulla vaccinazione del personale scolastico; che sta rispondendo positivamente alla campagna messa in atto, ma che non può essere sufficiente a garantire una riapertura in sicurezza”.

Sulla scuola in presenza, parla il segretario Cgil Francesco Sinopoli

Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil, denuncia: “Il ritorno a Scuola in queste condizioni, sembra più un atto volontaristico del Governo che una scelta consapevole accompagnata da misure concrete”. “Intanto- continua la nota- assistiamo già alla solita risposta differenziata delle Regioni a partire dalla Puglia. Quindi abbiamo gli stessi problemi di prima e la stessa mancanza di soluzioni nuove. Il dibattito sulla Scuola è inquinato dalla necessità di dare risposte alle famiglie senza concentrarsi sulle effettive necessità per rendere sicuro questo contesto”. “In particolare- conclude la nota- manca una progettualità soprattutto in vista del primo settembre, per questo chiediamo al Ministro che ci convochi al più presto per la definizione una road map, con l’indicazione di azioni concrete e non solo di atti sostanzialmente privi dell’adeguata sicurezza per tutti”. Leggi anche: Torna il reddito di emergenza, al via le domande già da domani: ecco come e per chi Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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