"E' venuto il momento di prendere decisioni" sulle fasce d'età per le vaccinazioni. E' quanto afferma Mario Draghi, ribadendo che la questione "è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte per Covid nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità. Non ho però una data".

Il premier chiede poi:

"Con che coscienza giovani saltano la lista vaccinale esponendo a un rischio di morte chi ha più di 75 anni?". "Penso a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane", sottolinea il premier parlando a Palazzo Chigi. Sulla disponibilità dei vaccini, aggiunge il presidente del Consiglio, "c'è e ora tocca al commissario Figliuolo, che lavora bene".

Draghi: "Accogliamo tutti i turisti con certificato vaccinale"

Sul versante turismo, il ministro Garavaglia indica il 2 giugno come "giorno zero" per la stagione turistica. "Chissà, speriamo anche prima", dichiara Draghi. "Dobbiamo preparare la stagione turistica, non darla per abbandonata. Molti siti sono prenotati ma bisogna fare come gli altri Paesi, dire che siamo pronti ad accogliere tutti i turisti con certificato vaccinale". "Ad aprile vaccini per tutti gli over 80 e gran parte degli over 75" - Le dosi di aprile "sono sufficienti a vaccinare tutta la popolazione che ha più di 80 anni e gran parte degli over 75", evidenzia il premier. E avverte: "Dovremmo continuare a vaccinarci anche negli anni a venire, perché ci saranno altre varianti".

Draghi: "Prossime settimane per riaprire, non per chiudere"

Il 30 aprile "è la data di scadenza del periodo previsto nell'ultimo decreto" per le misure anti-Covid. "Si dice però anche che, qualora l'andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il governo sta lavorando su tutto questo. Avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c'è la volontà del governo di vedere le prossime settimane come di riaperture, non di chiusure".

Rispetteremo l'obiettivo di 500mila vaccini al giorno"

Sul caso della mancanza di vaccini nel Lazio, Draghi afferma: "C'è stato un disguido, che sappia io. Figliuolo è perfettamente al corrente e consapevole e quello è stato chiarito con la Regione. Sono molto ottimista sull'andamento del piano vaccinale e soprattutto sul clima di collaborazione che c'è oggi tra Regioni e Stato". E conferma: "L'obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno sarà rispettato".

"Per le Regioni più avanti coi vaccini più facile riaprire"

"E' chiaro che ci sono regioni più avanzate nelle vaccinazioni, molte diversità abbastanza insospettabili. Questo dovrà influenzare le riaperture: per le Regioni che sono molto avanti con fragili e i più vulnerabili sarà più facile riaprire".(Tgcom24/Adnkronos) Leggi anche: De Luca torna all'attacco: "Draghi, qui mancano 176mila vaccini” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Usa, sparatoria in Texas: un morto e cinque feriti. Arrestato l'uomo