QUALIANO. Inquietanti retroscena sulla morte di Mina Avolio, la giovanissima donna morta a causa di una malattia contro cui lottava da circa 1 anno. Il paese, ancora sotto choc per la tragedia, questa volta è stato travolto da una notizia che ha suscitato parecchia indignazione. A poco meno di una settimana, la sorella di Mina, Tina Avolio, tramite il suo profilo social, ha fatto una disperata richiesta. "Vi chiedo un favore, di condividere questo mio post. Mia sorella gemella Avolio Gelsomina di soli 21 anni è stata ricoverata all’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli il giorno 15 marzo all’edificio B 2° piano, successivamente trasferita al 3° piano, poi è stata trasferita in rianimazione alla medicina d’urgenza il giorno 3 Aprile. Il giorno 9 è deceduta", ha esordito la ragazza. "Non si trovano più le sue cose come: occhiali, carta d’identità, cellulare samsung A40 di colore bianco con cover nera dove c’è la sua foto sopra e il bracciale della Pandora. Vi chiedo per favore a chiunque l’abbia trovato di restituirlo", prosegue Tina Avolio. "Sono oggetti personali di mia sorella, solo quello mi è rimasto. Nessuno sa dove si trovino i suoi oggetti. Mi dissero che stavano in un armadietto alla 10° medicina 4° piano insieme ad altri oggetti di mia sorella, mi hanno restituito solo l’anello e un bracciale con la sua lettera iniziale", scrive la sorella. Poi il disperato appello: "A tutti gli infermieri, gli operatori e addetti alle pulizie di quel reparto, ve lo chiedo con il cuore in mano, ridatemi le cose di mia sorella, sul cellulare ci sono tutte le sue foto, tutti i nostri ricordi. Vi prego di aiutarmi a ritrovarle. Spero di essere contattata al più presto". Leggi anche Qualiano, comunità in lutto per la scomparsa di Lia e Mina. Avevano 37 e 20 anni Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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