E' finita l'era Raul Castro, fratello di Fidel, a Cuba. La notizia di oggi è di quelle che cambiano la geografia politica del Paese, vista l'importanza della famiglia in questione.
Raul Castro si dimette
L'89enne Raul Castro non ricoprirà più il ruolo di segretario generale del partito Comunista. Quest'ultimo ha, infatti, presentato le sue dimissioni, dando il via al passaggio di testimone.
Diaz-Canel, alla presidenza di Cuba dal 2019, sarà il suo successore. Andando ad occupare anche il ruolo di guida delle forze armate, sempre appartenente al dimissionario.
Spazio ad un cambio generazionale
L'addio di Raul Castro è il segnale di rinnovamento della politica locale, in una Cuba in difficoltà. L'emergenza economica e medica che sta vivendo il Paese va a sommarsi all'embargo degli
Usa.
Castro, intervenuto in apertura di Congresso, ha dichiarato:
"C'è bisogno di un dialogo rispettoso tra Stati Uniti e Cuba. Un nuovo tipo di rapporto con gli Usa, senza però rinunciare ai principi della rivoluzione e del socialismo".
Sempre su "AGI" si legge che Castro ha evidenziato l'importanza di rafforzare l'economia nazionale, puntando l'attenzione anche sulla lotta per la pace e la fermezza ideologica.
"Esorto a difendere l'aumento della produzione nazionale, soprattutto alimentare, e a bandire l'abitudine dannosa di importare" sottolinea il fratello del compianto Fidel.
Che, in conclusione, chiosa:
"Il Paese deve abituarsi a convivere con ciò che abbiamo e non aspettarsi più di ciò che siamo in grado di generare, in modo che le richieste insoddisfatte della popolazione costituiscano un incentivo per i produttori nazionali".
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