CASERTA. Addio a Anna Peccerillo. La donna, nota per essere una giocatrice nell'Asd Futsal Koine, si è spenta dopo una lunga malattia. Ha lottato a lungo ma il brutto male è stato più forte di lei.

La morte di Anna Peccerillo, lutto a Caserta

La malattia aveva costretto Pex, così come era chiamata da tutti, a fermarsi. L’intero mondo del calcio è in lutto per la perdita di un simbolo del calcio femminile. La sua ex squadra di calcio a 11 la ricorda così sui social: “La Caserta Calcio Femminile piange la scomparsa di una delle calciatrici che ci ha sostenute fin dal primo giorno della nostra nascita. Punto di riferimento del gruppo, della nostra squadra e della nostra società. Quando volevamo conoscere l’umore del gruppo, in campo e fuori, ci rivolgevamo sempre a te, per la tua esperienza calcistica e per il tuo pragmatismo. Anche senza fascia, leader e capitano vero! Ciao Pex!” L'Asd Futsal Koine, la squadra dove Anna giocava, ha pubblicato l’immagine di un nastro nero in segno di lutto. La descrizione è coincisa: “Ciao Pex”, ed i colori del club. Poche parole ma tanto dolore.

Le altre notizie di cronaca: Incidente della funivia a Stresa, parla un volontario: "Una strage, sembrava una scena di guerra. Non lo dimenticherò mai"

STRESA. "Una scena agghiaciante, non siamo abituati a vedere cose del genere". Lo spiega in un'intervista rilasciata a Fanpage.it Matteo Gasperini è il responsabile provinciale del Soccorso alpino di Verbania. "Come volontari operiamo spesso in incidenti che coinvolgono massimo tre persone. Quando ci hanno chiamato ci avevano parlato di almeno 6 passeggeri in una cabina. Credevamo di trovarli nella struttura crollata, invece quando siamo arrivati abbiamo trovato corpi sparsi sul raggio di 30 metri. La cabina era completamente esplosa", dice ancora Gasperini. Sono ben 14 le vittime dell'incidente della funivia di Stresa. La magistratura dovrà indagare sui malfunzionamenti e sui rapporti redatti dopo i controlli effettuati sulla struttura. Un'ecatombe, sembrava una scena di guerra. Sono queste le parole del volontario, ancora profondamente segnato dall'accaduto. "Sarà offerto sostegno psicologico ai familiari e ai volontari – spiega ancora Gasperini a Fanpage.it –  Cerchiamo di rimettere insieme i pezzi, ma non possiamo farlo da soli. Alcuni psicologi interni al Soccorso Alpino sono già all'opera per fornire un aiuto concreto a chi è intervenuto sul posto nella giornata di ieri. Io per esempio mi sento profondamente segnato: questa notte non sono riuscito a dormire. Per noi è stata dura e sarà dura nei prossimi giorni. Oggi abbiamo incontrato il ministro delle Infrastrutture per un punto della situazione. Questo avvenimento segnerà profondamente tutti noi per molto tempo. Siamo sconvolti: la funivia era stata rimessa a nuovo nel 2016″. "Mi ha impressionato il bambino: non lo dimenticherò mai. Era sotto il corpo di un giovane che ancora respirava. Sotto di lui altre tre, tutti morti. Un'immagine tremenda" racconta Cristiano L'Atrella, caposquadra del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Stresa. Mentre andavamo ho sperato in un errore o che non ci fosse nessuno nella cabina. Una volta arrivati sul luogo del disastro siamo andati verso la cabina. Ho subito chiesto di tagliare le lamiere per recuperare i corpi. Sul sentiero abbiamo trovato altre due persone già morte. All'interno della struttura c'erano cinque persone, ammassate una sull'altra. Solo una respirava, ma nonostante i soccorsi non ce l'ha fatta. Il bimbo era sotto di lui, aveva gli occhi chiusi. Indescrivibile". Fonte: Fanpage Leggi anche: Serena e il fidanzato, 27 e 23 anni: sono i due giovani morti nell'incidente della funivia Stresa-Mottarone. Erano insieme per il weekend Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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