politica
Contrasto al lobbing, la maggioranza è divisa. Il Pd e M5S: “Operate con lealtà”
Nuova polemica all’interno della maggioranza. Questa volta la “causa” è legata alla legge, presentata dal Pd, sul contrasto all’attività di lobbing.
La proposta è stata presentata in commissione Affari costituzionali dalla relatrice dei democratici Vittoria Baldino. La dem vuole regolamentare la questione, invitando i componenti di Parlamento e del governo a non svolgere per tre anni attività di lobbing.
Lobbing: la proposta al voto
Secondo fonti interne, la legge dovrebbe essere discussa nell’Aula di Montecitorio giovedì, ma per le perplessità della maggioranza, la Baldino ha scelto di riformulare la proposta, riducendo ad un anno il termine del mandato il divieto per i “i membri del Parlamento e del governo, i presidenti, gli assessori e i consiglieri regionali e gli amministratori di città con più di 300mila abitanti e i membri delle autorità indipendenti, compresa la Banca d’Italia”.
Quest’oggi gli Affari costituzionali hanno votato la proposta, ma Italia viva, Forza Italia e Lega si sono espressi contro, suscitando così l’ira del Movimento 5 Stelle.
“Si sono registrati degli strappi problematici nella maggioranza, perché una parte di essa non vuole proprio questa legge”, ha spiegato il presidente della commissione Affari costituzionali nonché pentastellato Giuseppe Brescia.
“Il Movimento è anche andato incontro a una serie di richieste. È inaccettabile – osserva Brescia – che in conferenza dei capigruppo si dia l’assenso a portare il testo in Aula, salvo poi mettersi di traverso in commissione. Chiediamo lealtà ai partiti di maggioranza”.
E il pd Stefano Ceccanti aggiunge: “Il problema non è più di merito, Italia viva vuol far pesare i propri voti, anche in vista del voto per il Quirinale”.
Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo
Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it