Il Tar ha sospeso l’ordinanza con la quale la Regione Campania ha disposto la didattica a distanza fino al 29 gennaio in tutte le scuole dell’infanzia, elementari e medie del territorio per criticità legate alla pandemia da Sars-Cov-2. Dunque in tutta la Campania si tornerà alla scuola in presenza, tranne però nei Comuni dove alcuni sindaci hanno emanato ordinanze per la Dad a causa dell’aumento dei contagi.
I primi ad annunciare la decisone del rinvio dell’apertura di tutte le scuole al 15 gennaio era stato il sindaco di Ottaviano, Brusciano, Somma Vesuviana, Cicciano, Roccarainola, Palma Campania, Mariglianella , San Vitaliano, Scisciano, fino al 29 gennaio.
Stessa decisione presa dalle fasce tricolori di Qualiano, Giugliano, Castellammare di Stabia fino al 15 gennaio. Pomigliano, Nola, Carbonara di Nola, Casamarciano, San Gennaro Vesuviano, Saviano, Marigliano, Comiziano, San Paolo Belsito, fino al 22 gennaio.
Scuole chiuse questa settimana anche Castello di Cisterna, Cimitile, Liveri, Tufino, Visciano. In questi Comuni, dunque, si resterà in Dad dove previsto perchè il Governo ha fatto ricorso solo contro l’ordinanza della Regione e non dei singoli Comuni.
Il ricorso del Governo arriva dopo le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi che, al TG3, aveva definito l’ordinanza emanata il 7 gennaio “illegittima”: “La scelta della Campania? Sbagliata e illegittima. I nostri tecnici stanno trovando il modo di impugnare questa norma”. Il presidente della Regione Campania, su La Repubblica, invece, aveva difeso il provvedimento varato: “Non abbiamo chiuso proprio niente. Al di là di ideologismi e parole al vento, il motivo del contendere è solo questo: Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio”.
Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo
Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it