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La storia del ciclista Major Taylor diventa un libro: “il negro volante”
La storia di ‘Major’ Taylor diventa un libro. Il primo ciclista nero un fuoriclasse della pista senza rivali e in assoluto. il testo si intitola il “Il negro volante”, da uno dei suoi tanti soprannomi, per i tipi di Ediciclo.
“Marshall “Major” Taylor -si legge nella sinossi della casa editrice- nasce nel 1878 a Indianapolis da genitori figli di schiavi. Per una serie di circostanze casuali, da ragazzo è uno dei pochi afroamericani che possiede una bicicletta. A 18 anni passa tra i professionisti e si specializza nelle corse di velocità su pista dove si impone sui migliori corridori del circuito americano. Salutato dalla stampa come “diamante negro”, “meteora negra”, “il negro volante”, è il primo ciclista di colore ed è costretto ad affrontare il razzismo”. Secondo il prefattore, Stefano Pivato, la sua presenza anticipa di decenni le storie normalmente prese ad esempio di riscatto etnico come quelle di Ali o Owens: “in realtà la ricostruzione della vicenda di Major Taylor ci dice che il rapporto fra sport e razzismo nasce dalle parti di Indianapolis pochi anni dopo la fine della Guerra civile e in sella a una bicicletta”.
Il cilista afroamericano ha avuto una storia intesa e ricca di successi. Taylor passò professionista proprio nell’anno in cui negli Stati Uniti entrò in vigore la dottrina legale separate but equal, con cui si giustificava e permetteva la segregazione razziale negli Stati Uniti. Nacque povero e diventò ricco in bicicletta. In sella a forza di pedalate superò corridori bianchi ma soprattutto i pregiudizi. Riuscì a laurearsi campione del mondo alla vigilia del Novecento.
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