Guerra, nel Lugansk sfondate le difese ucraine. L’Europa congela i beni agli oligarchi russi: 10 miliardi bloccati

GUERRA UCRAINA. “Le truppe russe si sono già avvicinate molto a Severodonetsk, quindi possono sparare anche con i mortai. La città viene continuamente bombardata, 24 ore su 24. Ci sono pesanti combattimenti alla periferia della città, mentre bombe e missili vengono sganciati dai bombardieri, la situazione è molto difficile”. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, citato da Unian. “Anche i russi hanno perdite – ha affermato – l’unica cosa è che ce ne sono molti. I nostri combattenti sono semplicemente scioccati dal fatto che vengano fuori da dovunque”.

I russi “sono diventati cauti, ma il loro raggruppamento navale oggi purtroppo ha il pieno controllo del Mar d’Azov, questo è chiaro, insieme allo Stretto di Kerch, e ora stanno bloccando i nostri porti sul Mar Nero”. Lo ha scritto su Telegram il servizio stampa della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino.

Commissione Ue propone norme per confisca beni oligarchi

Mossa della Commissione europea per la confisca dei beni degli oligarchi che cercano di sottrarsi alle sanzioni. Si propone di aggiungere la violazione delle misure restrittive dell’Ue all’elenco dei reati dell’Unione e nuove norme rafforzate sul recupero e la confisca dei beni, che contribuiranno anche all’attuazione delle misure restrittive dell’Ue. Finora gli Stati membri hanno registrato beni congelati per un valore di 9,89 miliardi di euro e bloccato transazioni per un valore di 196 miliardi di euro. (TGCOM24)
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