Perugia, bimbo in fin di vita: fratture alla testa e alla spalla. Indagata la madre: «Non è un incidente»

PERUGIA. Un mese passato in ospedale per arresto cardiaco e fratture alla testa e alla spalla, un padre in Francia che si è dimenticato di lui e una madre accusata dilesioni, la paura è che quel bimbo, felice, lo sia stato solo a favore di fotocamera per Fb.

Perché il piccolo lotta ancora come un leone in un lettino dell’ospedale Meyer di Firenze sempre in prognosi riservata, dopo essere morto per almeno sei minuti e salvato dai medici della Rianimazione del Santa Maria della misericordia di Perugia, dove è arrivato il 15 maggio in arresto cardiocircolatorio. Un incidente domestico, ha detto la madre accompagnata da un uomo poi sparito: si è affogato per un virus gastrointestinale e non respirava più.

Alla donna, assistita dagli avvocati Carmela Grillo e Francesca Crisopulli, sono stati sequestrati anche il cellulare e i vestiti del piccolo: e proprio nel suo smartphone è convinta di far trovare le prove della sua innocenza, tra i messaggi alla pediatra che segue il bambino, le sue continue attenzioni e i controlli mensili per un’ernia che «non hanno mai fatto emergere anomalie», dicono i legali.

Al momento, però, è diversa la versione che serpeggia nel reparto perugino di Pediatria, dove è emersa la pista di possibili maltrattamenti.(IlMessaggero)
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