I pagamenti dell’assegno unico universale si sono concretizzati anche per i percettori del reddito di cittadinanza. La misura di sostegno in vigore da quest’anno riguarda le famiglie con i figli a carico fino all’età di 21 anni. L’importo dell’assegno varia in base alla situazione patrimoniale Isee della famiglia.
Tuttavia, per quanto riguarda i percettori del reddito di cittadinanza, per loro è prevista un’integrazione dell’assegno unico. In poche parole, gli importi che ricevono i percettori del reddito non sono gli stessi dei beneficiari dell’assegno unico ordinario. Si tratta di cifre più basse.
Reddito e assegno unico, arrivati i primi pagamenti con la sorpresa
Tuttavia, oltre alla somma già prevista, mediamente più bassa di circa 100 euro per goni figlio a carico rispetto alle somme ordinarie, nei primi pagamenti di fine maggio si sono registrati dei versamenti ulteriormente più bassi rispetto a quanto spetta realmente. Ciò è stato giustificato dal fatto che la somma restante sarà erogata dopo l’invio del modulo Rdc-Com/AU.
Infatti, in un primo momento ci sono stati dei ritardi nei pagamenti dell’assegno unico ai percettori del reddito motivati da ulteriori controlli da effettuare. Successivamente, con la circolare 53 del 28 aprile, l’Inps ha modificato la procedura per i percettori del reddito che hanno diritto all’integrazione dell’assegno unico.
Per buona parte di loro, infatti, è previsto l’invio del modulo Rdc-Com/AU. Si tratta di un documento dove vengono indicate alcune informazioni patrimoniali relative ai componenti del nucleo familiare non disponibili all’ente. L’Inps indica nella circolare quali sono i nuclei familiari che sono tenuti a presentare il modello suddetto entro il 30 giugno.
Pertanto, la somma intera prevista per i percettori del reddito di cittadinanza erogata a titolo di assegno unico universale, sarà versata soltanto dopo il ricevimento, da parte dell’Inps, del modulo previsto. Le somme già erogate, quindi, sono soltanto un importo parziale dell’assegno unico che spetterà a queste famiglie. Fonte: Consumatore.com
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