Covid, la variante portoghese spaventa: contagi alle stelle. Crisanti: “L’unica soluzione è rivaccinare tutti”

Intervistato da Il Fatto QuotidianoAndrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università i Padova, ha parlato dell’esponenziale aumento di contagi Covid-19 in Portogallo che sta allarmando i governi europei, specialmente quello tedesco. Già, quella che è stata ribattezzata la “variante portoghese” sta allarmando le cancellerie del Vecchio Continente (e non solo).

L’esperto ha chiarito: “La variante Ba.5 crea un picco di casi, ma è ancora presto per dire se il problema è reale a partire da piccole oscillazioni”. La media dei casi giornalieri è passata da 10 a 24mila in un mese ma Crisanti ha spiegato: “Però in Portogallo, a differenza di altri Paesi tra cui l’Italia, non fanno i test fai-da-te a casa che sono una fonte incredibile di deviazione nei dati. Il maggior numero di casi potrebbe anche essere apparente”, sottolinea l’esperto.

Le caratteristiche di questa nuova variante Ba.5, ha spiegato il direttore, sono riconducibili a Omicron poiché come quest’ultima, se infetta i vaccinati anziani o con più patologie, è probabile che la malattia diventi grave. Crisanti ha poi aggiunto: “Alcune ricombinano elementi diversi, anche di Delta, con un processo di evoluzione accelerata, quindi sono potenzialmente in grado di creare più varianti fortemente infettive. Naturalmente è tutto legato alla tipologia dei vaccini che non proteggono contro l’infezione e durano troppo poco”. Il Portogallo aveva infatti fatto vaccinare la sua popolazione presto, riducendone così la protezione. L’esperto ha anche aggiunto che il prossimo Paese a riscontrare questa difficoltà potrebbe essere l’Irlanda. Qual è quindi la soluzione per Crisanti? “Rivaccinare tutti e fare test regolari a chi si occupa degli anziani e delle persone fragili, eliminando i tamponi fatti a casa da soli che hanno un effetto distorsivo pazzesco”.
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