Il presidente del Consiglio Mario Draghi partirà oggi, lunedì 13 giugno, per una due giorni di appuntamenti in Israele, dove incontrerà il premier israeliano Naftali Bennet e il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh.
Draghi in Israele
I temi portanti del viaggio saranno la cooperazione nel campo dell’energia e delle nuove tecnologie, la guerra in Ucraina, la crisi alimentare. Israele, pur condannando senza appello l’invasione russa, ha mostrato finora un atteggiamento di maggiore prudenza nei confronti di Mosca rispetto ad altri Paesi.
Il viaggio inizia oggi per andare avanti, a ritmi serrati, fino alla sera di domani, martedì 14. La giornata cruciale della missione dovrebbe essere proprio domani. L’incontro a Gerusalemme con il premier israeliano Naftali Bennet; poi il viaggio in direzione Ramallah per un faccia a faccia anche con il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh, con alcuni accordi di cooperazione sul tavolo.
Martedì mattina il presidente Draghi si recherà allo Yad Vashem. Visiterà quindi il Museo dell’Olocausto, con la cerimonia di deposizione di una corona alla Tenda della Rimembranza e la firma del Libro d’onore.
Draghi in Israele – gli appuntamenti di oggi
Oggi il presidente del Consiglio vedrà il presidente israeliano Isaac Herzog, farà visita alla Sinagoga Italiana – dove incontrerà i rappresentanti della Comunità italiana e firmerà il libro d’onore – poi la giornata si concluderà con l’incontro con il ministro degli Esteri Yair Lapid.
La crisi alimentare che il blocco del grano potrebbe determinare finirà quasi certamente al centro dei colloqui tra Draghi e Bennet. Come pure il 5 luglio sarà sul tavolo del bilaterale ad Ankara dello stesso presidente del Consiglio con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
I due viaggi, a nemmeno un mese di distanza l’uno dall’altro, attestano l’intenso sforzo diplomatico dell’Italia, alla ricerca di tutte le sponde possibili per favorire la pace all’interno dell’azione comune europea e dell’Alleanza atlantica.
La sinergia energetica tra Italia e Israele
in prospettiva una sorta di “hub”, si preannuncia fruttuosa sia sul gas sia sull’idrogeno verde e potrebbe allargarsi anche ad altre aree.
Roma negli investimenti di lungo periodo punta soprattutto sulle rinnovabili, ma sullo sfondo resta un progetto d’interesse: il gasdotto Eastmed. Lungo 1.900 chilometri – un terzo in terraferma e il resto via mare – una volta realizzato, porterebbe il gas israeliano dai giacimenti scoperti al largo delle coste fino all’Italia e all’Europa, tramite Grecia e Cipro.
Di recente si è parlato anche di un altro possibile gasdotto sottomarino che, a differenza del primo, includerebbe la Turchia nella rotta energetica verso l’Occidente collegandola al giacimento israeliano Leviathan. (Skytg24)
Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo
Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it