ASSEGNO UNICO. Arretrati, ultima chiamata – Dal 1 luglio, invece, l’Inps ha specificato che l’assenza della domanda comporterà, pur in presenza dei requisiti, il solo diritto alle mensilità dal mese successivo a quello della richiesta inoltrata all’Istituto previdenziale. Tradotto: niente arretrati.
Operativo dal 1° marzo 2022, l’assegno unico e universale eun sostegno economico destinato alle famiglie che hanno figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di eta
per i figli disabili.
L’Inps, infatti, ne blocca l’erogazione a partire dal mese di compimento dei 18 anni dei figli: per poter continuare a riceverlo servirà integrare la domanda con una dichiarazione relativa alla “condizione” del figlio che è diventato maggiorenne.
Cosa succede coi figli maggiorenni – Il beneficio è riconosciuto ai nuclei familiari per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni: frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolgimento di un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; registrazione come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolgimento del servizio civile universale.
SEGNA LA DATA
E’ il 30 giugno la data da cerchiare in rosso per l’Assegno unico universale: chi presenterà domanda entro questo termine, infatti, potrà beneficiare degli arretrati da marzo a giugno. (TheWam)
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