cronaca
Briatore contro la pizza a 4 euro: “Cosa c’è dentro?” E Napoli esplode: “Per la qualità bastano pochi euro”
Può arrivare a pagare anche 15 euro per una margherita, esclusi annessi e connessi, chi consuma una pizza in una delle Crazy Pizza, le pizzerie di Flavio Briatore.
Da mesi ormai la nuova iniziativa imprenditoriale di Briatore – come riporta il sito web fanpage.it – fa parlare sì, ma più per la qualità del cibo – la pizza è molto diversa da quella tradizionale poiché non lievitata – e per gli scontrini prodotti, che per l’esclusività del luogo.
Nei giorni scorsi Briatore
Si è messo davanti al cellulare e ha girato un video all’inizio provocatorio, poi concluso con una autoesaltazione subito diventata meme sui social network.
Cosa dice Briatore?
Attacca a testa bassa chi vende le pizze a 4-5 euro (ammesso che ve ne siano ancora) chiedendosi: «Ma per tenere i prezzi così bassi, per vendere una pizza a 4 euro, che ingredienti usate?» e dunque avanzando l’ipotesi che la gran parte dei pizzaioli farciscano il disco di pasta più famoso al mondo con ingredienti pessimi pur di tenere basso il prezzo al consumatore.
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Ma a Napoli non ci stanno
E dicono che una margherita di qualità può essere venduta a prezzi contenuti. Sergio Miccú, presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, spiega: «Il problema non è a quanto si venda la pizza con l’astice blu ma a quanto sia giusto vendere una margherita o una marinara con ingredienti di qualità».
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