Covid in Campania, boom di contagi: 12.700 nuovi positivi e 3 morti. Il bollettino del 13 luglio 2022

Questo il bollettino di oggi in Campania:
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)

Campania, il bollettino covid del 13 luglio 2022

Positivi del giorno: 12.700
di cui:
Positivi all’antigenico: 11.994
Positivi al molecolare: 706

Test: 45.776
di cui:
Antigenici: 38.768
Molecolari: 7.008

Deceduti: 2 ()
(
) nelle ultime 48 ore; 1 deceduto in precedenza ma registrato ieri.

Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 573
– occupati: 29
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 ()
-occupati: 684
(
) Posti letto Covid e Offerta privata.

Bimbo in fin di vita per un batterio, lo avrebbe contratto in ospedale a Catania

CATANIA. «Voglio giustizia per mio figlio, e voglio che emerga la verità. Nessun bambino deve passare quello che ha passato lui. Oggi all’ospedale pediatrico di Taormina stanno facendo di tutto per tenerlo in vita, ma al San Marco di Catania gli hanno fatto prendere l’infezione che lo sta uccidendo».

A denunciare un presunto caso di malasanità all’ANSA è una giovane mamma, Ambra Cucina: suo figlio Domenico, 4 anni, entrato al San Marco di Catania per un disturbo intestinale, in seguito all’applicazione di un sondino avrebbe contratto in ospedale un batterio, l’enterococco, che ha colpito tutti gli organi, dal cuore ai reni.

Il piccolo è poi trasferito al Policlinico di Catania e da qui ricoverato in fin di vita all’ospedale di Taormina. «Mio figlio – spiega la donna – ha avuto tre arresti cardiaci.

I medici sono riusciti a far riprendere tutti gli organi compromessi ma una Tac ha evidenziato un edema cerebrale e i sanitari hanno deciso di fare un esame accurato per capire se è ancora presente una attività. Ma io non lo abbondonerò mai, fino a quando batterà il suo cuoricino non farò staccare la macchina che lo tiene in vita».

Ambra Cucina, originaria di Lampedusa ma residente a Catania, racconta poi la sua odissea. «Mio figlio stava bene quando è stato ricoverato, quell’infezione si prende soprattutto negli ospedali.

Finché il cuore del mio bambino batterà io non mi rassegnerò e continuerò a chiudere giustizia». Dall’ospedale San Marco di Catania non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda. Fonte: Giornale di Sicilia

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