Roma, "Aiuto ci sono i draghi": scappa a piedi sul Gra ma muore travolto. Nell'auto parcheggiata c'era la fidanzata
ROMA. "Mi stanno inseguendo i mostri, i draghi, aiutami". Probabilmente sotto l'effetto di stupefacenti e psicofarmaci un trentenne, un italiano con precedenti classe 1992, ha lasciato un bar di Roma.
Non è rientrato in auto, dove lo aspettava la sua compagna. Ha imboccato il grande raccordo anulare che dista dal bar solo pochi metri. Ha continuato a camminare, in obliquo, contromano, senza percepire il rischio che stesse correndo.
Cercava qualcuno che lo aiutasse a disfarsi dei suoi mostri sul quel tratto di Raccordo dove poi ha perso la vita, investito da un'auto che nulla ha potuto per evitarlo. Ancora un morto sulle strade anche se l'incidente ha un lato piuttosto oscuro.