I risultati dell'autopsia sul corpo di Andrea Purgatori sembrano escludere l'ipotesi di un'eventuale infezione come causa della sua morte. I primi esami indicano che il decesso potrebbe essere stato causato da un problema cardiopolmonare.

Tra le ipotesi avanzate dai familiari, dopo l'esposto presentato, vi sarebbe quella di una pericardite settica, che potrebbe aver contribuito al deterioramento delle condizioni di Purgatori. Si era precedentemente diagnosticato al giornalista un tumore ai polmoni e, secondo alcuni medici, la diffusione di metastasi al cervello.

In seguito a queste tragiche notizie, la camera ardente di Andrea Purgatori sarà allestita domani pomeriggio in Campidoglio nella Sala della Protomoteca. L'apertura al pubblico sarà dalle 15 alle 19. I funerali avranno luogo venerdì 28 luglio alle 10 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli artisti, situata a Piazza del Popolo, come reso noto dalla famiglia del giornalista.

Le indagini sul decesso del reporter proseguono con l'apertura di un fascicolo presso la Procura di Roma. Due medici della clinica Pio XI sono indagati per omicidio colposo.

Diverse persone, tra cui sanitari e amici di Purgatori, saranno ascoltate nei prossimi giorni per ripercorrere gli ultimi mesi della sua vita. La clinica Pio XI ha specificato che il giornalista si era sottoposto solo a esami di diagnostica per immagini e una biopsia.

Morte Andrea Purgatori, i primi risultati dell'autopsia

Inoltre, si sta considerando l'idea di dedicare uno spazio di ricordo ad Andrea Purgatori nel museo per la memoria di Ustica. Questa proposta è stata avanzata dalla presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti, poiché il giornalista ha sempre cercato la verità su quella tragica vicenda, conducendo inchieste e approfondimenti che hanno portato alla riapertura del caso.

Il legame profondo tra la sua esperienza umana e giornalistica e la strage di Ustica suggerisce che un ricordo nel museo sarebbe un modo appropriato per onorare la sua memoria.

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