Tragedia a Porto Sant’Elpidio: cittadino indiano trovato morto all'interno della sua abitazione, aveva 40 anni

Porto Sant’Elpidio è nuovamente scossa da un drammatico evento dopo la recente scoperta dell’anziano deceduto nella sua abitazione alla Faleriense. Questa volta, la vittima è un cittadino indiano di 40 anni, trovato senza vita nella propria abitazione situata nel Borgo Marinaro.

Uomo trovato morto in casa a Porto Sant'Elpidio

Il tragico evento è stato segnalato nel pomeriggio quando il personale del servizio 118 è stato allertato. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dal personale medico, purtroppo ogni sforzo è risultato vano e la morte dell'uomo è stata attribuita a un arresto cardiaco.

La casa in questione si trova in via Vittorio Veneto, e sul posto sono intervenuti immediatamente la Croce Verde di Porto Sant’Elpidio con l’automedica, supportati anche dai carabinieri.

La comunità è sconvolta da questa nuova tragedia che ha colpito la città, creando un clima di dolore e sgomento. Gli investigatori sono al lavoro per comprendere le circostanze di questo triste evento mentre si attendono ulteriori informazioni dall’autorità competente.

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San Benedetto, Stefania Camela morta dopo l'intervento al naso: l'ipotesi è setticemia

Un velo di mistero avvolge la morte di Stefania Camela, 47 anni, dipendente comunale di San Benedetto del Tronto, avvenuta al Policlinico di Milano dopo un intervento ai turbinati nasali. L'autopsia è stata disposta per fare luce su questo drammatico evento che ha sconvolto la sua famiglia e la comunità.

Stefania, membro dello staff del sindaco Antonio Spazzafumo, aveva scelto la clinica milanese per l'intervento, puntando su un medico chirurgo che non avrebbe intubato né inserito tamponi post operatori.

Giovedì mattina, la donna stava lasciando l'albergo insieme al compagno Michele Valerio Sibillo quando ha improvvisamente perso conoscenza. I soccorsi, tempestivamente chiamati dal personale dell'albergo, hanno eseguito manovre di rianimazione prima del trasporto urgente al Policlinico, dove purtroppo è deceduta.

Un parente, che ha preferito mantenere l'anonimato, ha riferito che Stefania presentava coaguli di sangue circolanti, trombi, ipotizzando che ciò potesse aver causato l'arresto cardiaco.

La famiglia di Stefania Camela vuole la verità

La famiglia, devastata dal tragico evento, desidera scoprire se la struttura dove è stato effettuato l'intervento possa essere coinvolta in qualche responsabilità. L'autopsia, oltre a considerare la possibilità di setticemia o embolia, vedrà la presenza di un medico legale di parte.

Per sgombrare il campo da speculazioni inopportune sui social, la famiglia ha dichiarato che Stefania non era stata vaccinata contro il COVID-19. Il compagno e i familiari desiderano approfondire l'indagine sulla morte della donna.

Il sindaco Spazzafumo, visibilmente colpito dalla perdita di Stefania, ha espresso il suo dolore in un post sui social media, ricordando l'importante contributo della donna nella sua segreteria.

La morte di Stefania Camela ha sconvolto la città, dove era rispettata per il suo ruolo amministrativo. I funerali potranno essere celebrati solo dopo il rilascio del corpo da parte delle autorità giudiziarie.

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