Ingresso dell'ospedale Cardarelli di Campobasso

3 Maggio 2025

Irene Vitturri

Dichiarato morto in ospedale, ma era vivo: incredibile errore al Cardarelli di Campobasso

Una vicenda surreale ha scosso l’ospedale Cardarelli di Campobasso, dove un uomo di 67 anni è stato dichiarato morto ma era vivo. L’errore è stato causato da uno scambio di cartelle cliniche tra due pazienti. I medici hanno comunicato telefonicamente alla famiglia dell’uomo il suo decesso per arresto cardiaco. La figlia, devastata dalla notizia, si è precipitata in ospedale con la sorella e ha perfino contattato un’agenzia funebre per le prime disposizioni.

L’uomo chiama le figlie mentre lo danno per morto

Mentre le due donne parlavano con il personale medico del reparto di Medicina, il cellulare di una di loro ha squillato. Sullo schermo: “Papà”. Incredula, ha risposto e ha sentito la voce del padre chiedere: “Ma come mai non venite?”. In realtà, l’uomo non era morto ma vivo e si trovava nel suo letto, pronto per essere dimesso.

Il caso ha lasciato tutti senza parole e ha messo in luce gravi falle nella gestione amministrativa delle informazioni sanitarie.

Errore amministrativo: dichiarato morto ma ancora in vita

I medici hanno ammesso di aver confuso le cartelle cliniche con quelle di un altro paziente realmente deceduto. Si è trattato di un errore ospedaliero, come confermato dallo stesso reparto. Il personale ha chiesto scusa per l’accaduto e ha assicurato che si è trattato di un episodio isolato. La famiglia, seppur sconvolta, ha deciso di non procedere legalmente.

Questo incredibile caso, in cui un uomo è stato dichiarato deceduto ma era vivo, ha suscitato scalpore e sollevato un acceso dibattito sull’affidabilità dei protocolli di gestione delle cartelle cliniche negli ospedali italiani.

Dichiarato morto ma era vivo: la necessità di protocolli più sicuri

L’episodio ha evidenziato quanto sia importante dotare le strutture sanitarie di sistemi di verifica più rigorosi. Un errore di questo tipo, sebbene raro, può avere conseguenze devastanti non solo dal punto di vista emotivo ma anche legale e organizzativo. In questo caso, la tragedia è stata evitata solo grazie al fatto che l’uomo ha potuto contattare personalmente i suoi familiari.

La storia di quest’uomo dichiarato morto ma ancora vivo resterà un monito sulla fragilità dei sistemi informativi e sull’importanza del fattore umano nella sanità.

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