📍 Luogo: Garlasco
Durante l’incidente probatorio sull’omicidio di Chiara Poggi (Garlasco, 2007), i tecnici hanno analizzato decine di impronte digitali raccolte su superfici plastificate con la tecnica Obti. I primi trenta campioni hanno dato esito negativo, confermando l’assenza di tracce ematiche su tutte le impronte repertate. Queste risultanze rappresentano un primo solido passo nella ricostruzione degli eventi.
Delitto Chiara Poggi – Oggetti dalla spazzatura: nessuna impronta utile
Tra i reperti studiati figurano vasetti di snack, piattini di carta e confezioni di tè freddo recuperati nei rifiuti della villetta. Su questi oggetti nessuna impronta digitale significativa è stata rinvenuta. Un dettaglio rilevante che riduce la possibilità di collegare direttamente elementi personali dei sospettati alla scena del delitto.
Blackout rallenta indagini: focus sulla traccia numero 10
Un improvviso blackout nei laboratori ha impedito l’analisi completa di quattro lastre adesive, tra cui la cosiddetta traccia “10”, riscontrata sulla porta d’ingresso. Questa impronta potrebbe essere cruciale per stabilire se l’autore del crimine sia uscito senza lavarsi, come ipotizzato dagli inquirenti. Le analisi sul DNA riprenderanno non appena le condizioni tecniche lo consentiranno.
Condizioni buone dei reperti: si punta sul DNA
I reperti, pur raccolti quasi 18 anni fa, si presentano ancora in discrete condizioni. Sono stati attentamente tamponati e ora verranno sottoposti a esami approfonditi, con l’obiettivo di individuare eventuali frammenti biologici recuperabili. Il DNA sarà confrontato con profili noti, compreso quello attribuito a uno dei principali indagati.
Delitto Chiara Poggi – Prossimi passi: analisi sotto le unghie e altri reperti
Le attività investigative proseguiranno con l’analisi a tappeto dei reperti, compresi quelli trovati sotto le unghie della vittima, e con ulteriori test genetici su superfici domestiche. Protagonista principale sarà la traccia sulla porta, che potrebbe svelare lo scenario della fuga dell’assassino.
Reazioni e confronto tra le parti
Le difese hanno espresso cautela: i risultati devono essere valutati nel loro complesso e con rigore. La famiglia della vittima, pur consapevole delle difficoltà di un’indagine avviata quasi due decenni fa, ha sottolineato l’importanza di condurre l’accertamento con trasparenza e rigore, per giungere a verità e giustizia.