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Inchiesta sull’urbanistica a Milano, indagato anche il sindaco Sala

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Written by Irene Vitturri

17 Luglio 2025

📍 Luogo: Milano

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala risulta indagato nell’ambito della vasta inchiesta sull’urbanistica che ha investito il capoluogo lombardo. A riferirlo sono quotidiani nazionali come Corriere della SeraRepubblica e La Stampa. Le ipotesi di reato nei confronti del primo cittadino sarebbero di false dichiarazioni in merito a qualità personali o di altri e di induzione indebita a dare o promettere utilità.

I fatti contestati riguardano in particolare la nomina di Giuseppe Marinoni come presidente della Commissione per il paesaggio del Comune e presunte pressioni legate al progetto del cosiddetto “Pirellino“, firmato dall’architetto Stefano Boeri e dall’imprenditore Manfredi Catella, a capo del gruppo Coima.

Sala: “Allucinante apprenderlo dai giornali”

Il sindaco Sala ha commentato con sorpresa e indignazione la notizia:

“Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile”.

Una dichiarazione netta, che esprime non solo il disappunto personale ma anche la volontà di difendere la trasparenza del proprio operato in un momento estremamente delicato per la giunta milanese.

Sei arresti chiesti per il presunto sistema speculativo

L’inchiesta ha portato la Procura a chiedere sei arresti, con accuse che spaziano dalla corruzione al falso, fino all’induzione indebita. Tra le persone per cui sono stati richiesti i domiciliari figura Giancarlo Tancredi, ex dirigente comunale e poi assessore alla Rigenerazione urbana, accusato di un “asservimento sistemico” agli interessi di società immobiliari e gruppi finanziari.

pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici parlano apertamente di un “sistema di speculazione edilizia selvaggia” che sarebbe rimasto indisturbato per anni.

Chi sono gli altri indagati: imprenditori e tecnici di primo piano

Oltre a Tancredi, è stato chiesto l’arresto di Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima, considerato uno dei volti più noti del nuovo panorama immobiliare milanese. Catella ha commentato con fermezza:

“La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo, e avremo modo di affermarlo con determinazione”.

Richieste di custodia cautelare in carcere anche per:

  • Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio, definito dagli inquirenti un “faccendiere” e “lobbista”;
  • Alessandro Scandurra, altro membro della Commissione;
  • Andrea Bezziccheri, imprenditore di Bluestone;
  • Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S.

L’indagine scuote Milano: ombre sulla gestione urbanistica

Questa nuova bufera giudiziaria getta un’ombra sulla gestione dell’urbanistica milanese e coinvolge figure chiave dell’amministrazione pubblica e del settore immobiliare. L’inchiesta punta a chiarire se vi sia stato un intreccio sistemico tra potere pubblico e interessi privati nella pianificazione e realizzazione di alcuni dei progetti più ambiziosi della città.

Mentre la Procura di Milano prosegue il suo lavoro, si attendono ulteriori sviluppi che potrebbero avere ripercussioni anche di natura politica, a partire dalla posizione di Sala.

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