Il bonus pensione 2025 consente ai lavoratori che posticipano il ritiro di ricevere i contributi in busta paga senza tasse: fino a 6.900 euro netti
Dal 2025, chi decide di rinviare la pensione potrà ricevere i contributi Ivs direttamente in busta paga, senza tasse. È il nuovo Bonus pensione 2025, chiamato anche “bonus Giorgetti”, pensato per alleggerire la spesa pubblica e incentivare la permanenza al lavoro. Ecco come funziona, a chi spetta e quanto si guadagna.
Come funziona il Bonus pensione 2025
Il meccanismo è semplice: i lavoratori che raggiungono i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2025 e decidono di restare in servizio, potranno ricevere l’aliquota Ivs (9,19% dello stipendio lordo) netta, direttamente in busta paga. Questo importo sarà esente da Irpef e addizionali.
A quanto ammonta il beneficio
Il bonus netto può arrivare fino a 6.900 euro l’anno per i redditi più alti. Per chi guadagna circa 30.000 euro lordi annui, l’aumento netto stimato è di 2.700 euro. Il beneficio è immediato ma ha un impatto minimo sulla pensione futura, che sarà leggermente più bassa.
Quando arriva il Bonus pensione 2025
Il primo accredito è previsto da settembre 2025 per i dipendenti del settore privato e da novembre 2025 per quelli del pubblico impiego. Il bonus decorre dal mese in cui il lavoratore avrebbe potuto ritirarsi, in base alle cosiddette finestre mobili.
Chi può richiederlo e come fare domanda
Il bonus è rivolto a chi raggiunge:
- Quota 103 (62 anni d’età + 41 anni di contributi)
- Pensione anticipata ordinaria (in base solo agli anni di contributi)
È necessario fare domanda all’INPS, che verificherà i requisiti. Il riconoscimento non è automatico.
Cosa si perde posticipando la pensione
Il principale effetto negativo è la riduzione del montante contributivo, che porterà a una pensione futura leggermente più bassa. Tuttavia, la parte retributiva dell’assegno (per chi ne ha diritto) rimane invariata.
Perché il governo ha introdotto il bonus
La spesa previdenziale italiana è in costante aumento: nel 2024 ha superato i 336 miliardi di euro. Il governo ha deciso di cambiare approccio: invece di favorire l’uscita anticipata con Quota 100, 102 o 103, ora si punta a trattenere i lavoratori anziani più a lungo.
Il precedente: il Bonus Maroni
Il nuovo bonus ricorda un’iniziativa degli anni 2000, il cosiddetto Bonus Maroni, che però prevedeva contributi tassati e non ebbe successo. La versione 2025 è più vantaggiosa e mirata ai redditi medio-alti.
Obiettivi di lungo termine
Secondo le stime, entro il 2050 oltre il 35% della popolazione italiana avrà più di 65 anni. Misure come il Bonus pensione 2025 mirano a sostenere il sistema previdenziale con incentivi alla permanenza lavorativa.
💼 Bonus pensione 2025: fino a 6.900 euro netti in busta paga per chi posticipa il ritiro. Un’opportunità concreta per chi sceglie di restare al lavoro anche dopo aver maturato i requisiti.
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